Mercati emergenti – L'architetto Marco Poletti evidenzia come il gigante ex sovietico sia diventato il quinto mercato cliente per i mobili italiani

Guardare ai mercati esteri in forte espansione rappresenta una delle sfide più importanti all'interno dello scenario economico contemporaneo, consapevoli dell'enorme importanza del nostro made in Italy.
La nuova realtà che si è delineata nel corso dell'ultimo decennio ha visto lentamente scomparire i paradigmi di un'economia protezionista in favore di un mercato turbolento ed in continuo mutamento, che ha offerto alle imprese prospettive competitive diverse. Si è aperta una nuova era, quella dell'internazionalizzazione, che da un lato ha richiamato l'attenzione delle imprese sui mercati esteri e dall'altro le ha spronate attraverso continui confronti a massimizzare gli standard qualitativi dei prodotti, incrementando l'immagine e lo stile italiano.

La crescita economica russa
Considero utile riportare alcune delle mie esperienze, relative alla professione di architetto, e nello specifico quelle maturate nell'est europeo - Kiev e Mosca - non soltanto di tipo edile, ma anche di design e di coordinamento dell'immagine. La Russia è una delle aree-mercato cui il sistema economico guarda con maggiore interesse, visto l'andamento positivo dell'economia russa degli ultimi anni, sostenuto da trend positivi dei tassi della domanda del 30-40%. Dal 2000 al 2004, ad esempio, il PIL russo ha registrato un tasso di crescita medio del 6,3%, e nel 2004, la crescita del prodotto interno lordo si è attestata su un +7,1%. Sono stati molti i settori industriali dell'economia russa che hanno accelerato lo sviluppo rispetto agli anni precedenti. Tra i più dinamici troviamo al primo posto il comparto metalmeccanico, con una crescita superiore all'11%, seguito dai settori della chimica-petrolchimica e dei combustibili (entrambi sopra il 7%) e dai materiali per l'edilizia (+5%).

Un paese attirato dal Made in Italy
Nel primo semestre del 2007, i dati rilevano un deciso incremento pari al 21,9% in valore, un risultato che rende la Russia il quinto mercato cliente per i mobili made in Italy con oltre 183 milioni di euro di importazioni dall'Italia. Non c'è dubbio che la Russia sia oggi uno tra i mercati dalle maggiori potenzialità, in questo senso. A Mosca cresce, infatti, il reddito della popolazione e con questa si è spostata la domanda di mobili dalla fascia medio-bassa a quella medio-alta: un trend che ha avvantaggiato i produttori esteri di mobili di qualità, un settore in cui l'Italia è da sempre leader indiscusso. Al momento le vendite di arredamenti italiani in Russia sono concentrate nelle grandi aree urbane: solo a Mosca si calcola che vi siano 1,2 milioni di consumatori con un profilo di spesa occidentale, mentre a San Pietroburgo sarebbero almeno 250mila. E la fiera MEBEL è lo specchio di questa realtà: con un trend positivo e con un incremento dei tassi della domanda del 30-40%, rappresenta uno dei più importanti appuntamenti commerciali per le aziende del settore legno-mobile-arredamento.

La mia testimonianza
Durante la mia esperienza moscovita ho lavorato alla realizzazione dello showroom Taganka per l'azienda Marco Trevi, una fra le più importanti realtà distributive nazionali, espressione del gusto italiano e dell'elevato valore percepito sui mercati esteri. In quella occasione, compatibilmente con le difficoltà di operare in un paese con differenti know-how, culture d'impresa e modalità di gestione delle risorse umane, è stato comunque riprodotto lo stile tipico degli showroom e degli spazi espositivi italiani. Dalla mia esperienza ritengo che, sia nel settore edilizia che nel design, il valore aggiunto derivante dal made in Italy, sia percepito in modo forte e netto e credo che, se la filosofia seguita sarà quella di adottare scelte strategiche efficaci e mirate a rafforzare l'identità dei nostri prodotti, l'andamento del settore non potrà che essere in crescita.

*architetto e designer