Testo di Sabrina Piacenza

IL MODO ITALIANO. Design e avanguardie artistiche in Italia nel XX secolo
Fino al 3 giugno 2007
Rovereto (TN)
   Testo di Sabrina Piacenza

Una grande mostra dedicata al design e alle avanguardie artistiche nel nostro paese dal primo '900 a oggi, prodotta dal Montreal Museum of Fine Arts in collaborazione con il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto e con il Royal Ontario Museum of Toronto, che vuole indagare la storia del rapporto tra design e arti figurative nel secolo scorso.
L'esposizione curata da Giampiero Bosoni e Guy Cogeval ricostruisce negli spazi progettati da Mario Botta la complessità di quel particolare clima creativo che ha contraddistinto l'Italia nel corso del Novecento. Il progetto si sviluppa a partire proprio da una ricerca dal taglio fortemente innovativo sulla contiguità di quelle discipline artistiche che hanno favorito lo sviluppo del design europeo, la creatività italiana, in quel contesto, si è infatti rivelata capace di anticipare gusti e tendenze, nel design, certamente, ma anche nella pittura, nella scultura e nella fotografia.
Tutte le arti, nel corso del Novecento, hanno testimoniato l'apertura dell'Italia alla modernità, nel caso del design il nostro paese ha conquistato un ruolo di leader a livello mondiale a partire già dal secondo dopoguerra.
L'indagine di Modo Italiano scaturisce dalla scelta del Mart di presentare 380 oggetti che facciano dialogare le varie arti, nella consapevolezza che non c'è un'unica "via maestra" della cultura e dell'esperienza artistica.
Nel percorso espositivo della mostra le opere d'arte, in arrivo da collezioni pubbliche e private italiane e internazionali, sono messe in relazione con gli oggetti del vivere quotidiano, esaltandosi reciprocamente e mostrando come molto spesso la vena creativa non sia stata appannaggio esclusivo dell'arte propriamente detta, ma sia passata anche nell'oggetto di uso comune, una delle massime espressioni della creatività italiana in un periodo storico in cui proprio la produzione industriale di massa ha spinto lo sviluppo economico e sociale del nostro Paese in una sorta di "rinascita" post-bellica.
Le problematiche affrontate nei primi anni del '900 dal Futurismo e dalla Metafisica di de Chirico, Carrà e Morandi sono riaffiorate con il Razionalismo di Terragni, Baldessari e Albini e hanno trovato un contraltare in Novecento di Sironi, Muzio, Ponti. Questo dibattito ha subito un successivo rinnovamento attraverso la visione critica della società dei consumi proposta dagli esponenti del radical design come Archizoom, Pesce o Mendini e dell'arte povera di Merz, Pistoletto e Kounellis a metà degli anni Sessanta. A ciò ha fatto seguito la risposta alla crisi della modernità nei tardi anni Settanta, guidata dal gruppo di Memphis capeggiato da Ettore Sottsass nell'ambito del design e per molti aspetti dalla Transavanguardia nell'ambito artistico.

La mostra, arrivata al Mart dopo l'itineranza canadese al Montreal Museum of Fine Arts e al Royal Ontario Museum di Toronto, rimarrà aperta fino al 3 giugno 2007.

Mart
C.so Bettini 43, Rovereto (TN)
Orari: mar-dom 10-18; ven 10-21; chiuso lunedì
Infoline: 800.397760
www.mart.trento.it

Carlo Mollino, Tavolo Arabesco, 1950 Fabio Novembre, Tavolo Org (mod. OG/4), 2001 Vanessa Beecroft, The Ponti Sisters, 2001 Mario De Biasi, Gli italiani si voltano, 1953 Marcello Nizzolie ing. Giuseppe Beccio, Macchina da scrivere portatile Lettera 22, 1950
Alessandro Mendini, La poltrona di Proust, 1978 Lucio Fontana, Concetto spaziale. La fine di Dio, 1963 Carlo Carrà, Ciò che mi ha detto il tram, 1911 Allestimento sala Anni Settanta Allestimento sala Anni Sessanta