Il progetto di ristrutturazione del complesso del Politecnico di Torino ha voluto far dialogare il contesto con le esigenze di conservazione della facciata storica industriale caratterizzata dal tipico profilo a shed: la nuova costruzione, accessibile grazie a un nuovo ingresso da via Paolo Borsellino 53, potrà garantire al meglio un utilizzo molteplice, offrendo diverse tipologie di aule e di spazi di aggregazione per gli studenti.

Dal punto di vista planimetrico sono stati realizzati quattro blocchi destinati a sale gradonate per la didattica e le conferenze, alternate a spazi di forma irregolare per una maggiore fruibilità e vivibilità dello stabile, caratterizzato dalla creazione di scorci di visuale che attraversano l’edificio e permettono di vedere porzioni dello storico fabbricato Ex Fucine e dall’alternanza di materiali, che rendono riconoscibili l’edificio storico conservato e la nuova volumetria, per una capienza totale di 1.800 persone.
Dal punto di vista materico, i blocchi si configurano come volumi pieni, monolitici, rivestiti da un cappotto intonacato con lievi variazioni cromatiche che giocano un effetto visivo pieno/vuoto, mentre il corridoio sarà ampiamente vetrato e luminoso.
I quattro nuovi blocchi ospitano due sale studio, due blocchi bagni, quattro locali tecnici, quattro sale conferenze da 300 posti e quattro aule da 150 posti.
Le nuove Aule R, progettate dalla struttura tecnica interna dell'Area Edilizia con la collaborazione del Masterplan Team dell'Ateneo, rappresentano il primo tassello di un vasto programma di interventi previsto dal Piano Strategico Polito4Impact che trasformerà il volto dell'area del cosiddetto “Raddoppio” della Sede Centrale del Politecnico di Torino.
Nella stessa area sorgeranno nei prossimi anni il Learning Center, realizzato in collaborazione con la Fondazione Cottino, il nuovo parcheggio interrato, che consentirà la pedonalizzazione dell'area e la creazione di spazi alberati e verdi e la costruzione delle sovrastanti Case del Welfare per gli studenti, i docenti e il personale dell'Ateneo.

Il rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco ha commentato: “Sono molto soddisfatto perché questo è un progetto ambizioso che va nella direzione indicata dal nostro piano strategico: l’Ateneo sta cambiando aspetto e contribuirà sempre di più al miglioramento della qualità della vita dei nostri studenti con un impatto positivo anche sull'ambiente urbano circostante. Ci stiamo preparando nel migliore dei modi alla tanto attesa ripartenza, che non sarà un ritorno al passato ma una modalità più moderna, dinamica e sicura di vivere l’esperienza universitaria”.