Calcestruzzo

Italcementi Group  


 

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Da un primo esperimento nel 1864 in una villa di Scanzo, alle porte di Bergamo, alla presenza in 19 paesi nel mondo, attraverso quattro continenti. Dalla macinazione dei primi prodotti in un mulino ad acqua precedentemente utilizzato per il grano a 60 cementerie e oltre 17 mila dipendenti. Una realtà industriale nata sulla scia delle prime grandi opere civili dell'Italia nella seconda parte dell'800 (nel caso specifico la linea ferroviaria fra Venezia e Milano), è diventata un gruppo internazionale tra i leader mondiali del settore, con una produzione di 48,1 milioni di tonnellate di cemento e di 20,8 milioni di metri cubi di calcestruzzo.
Le radici di Italcementi affondano nella Società Bergamasca per la Fabbricazione del Cemento e della Calce Idraulica, nata su iniziativa di Giuseppe Piccinelli che, sulle orme del successo di una fabbrica di calce a Palazzolo, decide di avviare la produzione di leganti idraulici.
Agli inizi del '900, la gestione passa nelle mani dei fratelli Pesenti. Nel 1927, poco più di sessanta anni dopo la nascita e con il titolo già quotato in Borsa da 2 anni, la società assume la sua attuale ragione sociale: le cementerie sono 33 con una produzione di 1,8 milioni di tonnellate, pari al 44% del mercato nazionale. Nel periodo fra le due guerre il gruppo prosegue nell'espansione a tappe forzate di acquisizioni, prima fra tutte la Società Anonima Fabbrica Calce e Cemento di Casale, il principale concorrente dotato di impianti di produzione con tecnologie innovative per l'epoca.
Nei primi anni Quaranta le redini passano a Carlo Pesenti, che con il cugino Antonio rappresenta l'impegno della terza generazione della famiglia. Il suo dinamismo porterà allo sviluppo della società e più in generale alla crescita dell'imprenditoria italiana. Nel 1946 il gruppo si riorganizza con la creazione di tre nuove società: Sacelit, Società Calci Idrate d'Italia e Italmobiliare. 
Con l'acquisizione di Ciments Français, nell'aprile del 1992 si realizza il processo di globalizzazione della società. Mentre in Italia viene portata a termine nel 1997 l'acquisizione di Calcestruzzi, l'attenzione si focalizza sullo sviluppo nei paesi emergenti, nella logica di diversificare i mercati verso aree geografiche con maggiori potenziali di crescita. I primi passi sono rivolti verso l'Europa dell'Est (Bulgaria), ampliando l'orizzonte verso Oriente dove vengono acquisite nuove società in Kazakistan e in Tailandia. La tappa successiva è il posizionamento in India, che rappresenta il terzo mercato mondiale del cemento. Dai piani di sviluppo non resta escluso il continente africano: al rafforzamento della presenza in Marocco si affianca lo sbarco in Egitto.
Oggi questa strategia di allargamento verso i paesi emergenti ha portato a un incremento del peso di queste aree a più del 40% della capacità produttiva del gruppo.
La presenza di Italcementi Group in Italia si compone attualmente di 18 cementerie, 242 impianti di calcestruzzo, 8 centri di macinazione, 53 cave di aggregati, un impianto di produzione additivi, un impianto di produzione tubi in gres. Italcementi è presente anche nel settore della ricerca applicata e dello sviluppo di impianti e tecnologie con il Centro Tecnico di Gruppo (CTG).