L'Architettura della contingenza

Il 13 ottobre 2016 alle ore 18.30 sotto il patrocinio del Consolato Generale della Repubblica Federale di Germania a Milano, FAB ospita l'incontro "L’architettura della contingenza. L'esperienza di Monaco di Baviera a cura di Nicola Borgmann". In questa occasione l'architetto Paolo Schianchi, organizzatore degli eventi in Fab e Thea Campioli, marketing manager del brand Fiandre assieme a Nicola Borgmann, ospite della serata e curatrice dell'Architekturgalerie München, indagheranno il delicato ruolo dell'architettura contemporanea in un momento storico denso di profondi cambiamenti culturali causati da un fenomeno migratorio senza precedenti.
La quarta One Night presenta, in esclusiva per l'Italia, l'esperienza culturale tedesca con una selezione di progetti tratta dalla mostra "WIR MACHEN DAS! Wohnraum für Alle + Home not Shelter" realizzata in collaborazione con la fondazione Hans Sauer e svoltasi all'Architekturgalerie München lo scorso marzo. La storica dell'arte e architetto Nicola Borgmann, che ha fatto dell'architettura della contingenza l'obiettivo di una profonda e personale ricerca, esporrà alcuni progetti già realizzati o in fase di realizzazione con l'obiettivo di riflettere sulla buona architettura, rispettosa della dignità umana e dei diritti primari dell'uomo. Abitazione e integrazione sono tematiche ispiratrici di numerose iniziative in Germania, soprattutto a Monaco, capitale di Baviera, tra i più ricchi lander tedeschi e perciò destinazione ambita da molti rifugiati, in particolar modo provenienti dalla rotta balcanica. "L'architettura della contingenza. L'esperienza di Monaco di Baviera a cura di Nicola Borgmann" esplora così il ruolo dell'architettura come linguaggio universale di confronto sul tema dell'accoglienza e come interprete delle nuove relazioni sociali e territoriali che via via stanno modificando il tessuto urbano e la struttura demografica delle città. E proprio questa esposizione tedesca, propedeutica al Padiglione Germania della Biennale di Architettura di Venezia 2016, diventa in FAB il fulcro di una riflessione che coinvolge tutti i progettisti e si interroga sulla necessità di proporre progetti edilizi flessibili, accessibili a tutti, che oltrepassino l'idea di temporaneo ricovero per offrire vere e proprie abitazioni.
L'incontro sarà accompagnato da un allestimento creativo, curato dal team di Floornature, che reinterpreta un archetipo di casa attraverso una struttura di tubi innocenti bianchi uniti da morsetti di colore rosso: il candido shelter, intervallato da giunture rosse diventa, nella sua essenzialità, metafora dell'inalienabile diritto alla casa e funge da supporto a due maxi lastre Fiandre su cui vengono proiettate le immagini dei progetti selezionati. L'appuntamento al Fab si inserisce in un programma di appuntamenti di carattere internazionale e fa da eco alla mostra "Insecurities: Tracing Displacement and Shelter" allestita presso il
Moma (New York), che esplora l'approccio della moderna architettura alla nozione di rifugio - shelter appunto - alla luce dell'emergenza globale dei rifugiati e delle consistenti migrazioni in atto.