Musei – Un archivio speciale per la biblioteca che racchiude l'archivio Docva all'interno degli spazi contemporanei del museo Maxxi di Roma.

Come si può mettere l'arte contemporanea in ordine alfabetico? E' possibile archiviarla? E se fosse davvero possibile, come raccontarla al pubblico di una mostra? Forse pensando ad un allestimento che in realtà è un po' anche un archivio, certo un archivio speciale, quasi un'opera nelle opere che permette di avvicinarsi all'arte in una maniera diversa. E' un archivio aperto, "generoso", in cui rivivere un'esperienza didattica secondo percorsi di studio propri, da reinventare ogni volta con materiali diversi.
E' così che in una biblioteca senza tempo si mettono in scena la storia dell'archivio Docva e gli intenti del museo Maxxi, in un dualismo tra contemporaneo e tradizionale che diventa una delle chiavi di lettura dello spazio. Questa fusione diventa anche un segno grafico: una scritta di grandi dimensioni in anamorfosi occupa la parte inferiore della sala, ma solo dall'ingresso la si potrà infatti leggere nella sua interezza, perché da tutti gli altri punti di vista, dai tavoli come dal bancone, le porzioni del testo sembrano singoli frammenti grafici, decori spaziali solo apparentemente destituiti di significato.
Semplicità ed economicità, che non fanno però rinunciare ad un allestimento scenografico ed impattante, che usando i mezzi della comunicazione visiva riesce a stupire e catturare l'attenzione del visitatore.

Il premio
Il progetto è risultato vincitore ex aequo della 3° edizione del Premio "Rassegna Lombarda Architettura Under 40. Nuove proposte di architettura", promosso dalla Consulta Regionale Lombarda dell'Ordine degli Architetti Pianificatori Paessaggisti e Conservatori, nella categoria "Interni".

Le motivazioni della giuria
Entrambi i progetti
sono accomunati da un forte senso di precarietà, limitatezza delle
risorse e leggerezza, che risponde a una condizione fortemente
contemporanea interpretata con intelligenza dai progettisti.

Lo Studio Ghigos Ideas
Nato nel 1998 per creare un punto di confronto e qualificarsi tramite lo scambio di reciproche competenze, il gruppo ghigos da allora porta avanti una ricerca ad ampio respiro, perseguendo la dissoluzione dei confini disciplinari come occasione di riflessione critica e progettuale. Ha realizzato mostre, installazioni e numerosi progetti che sono stati segnalati in concorsi nazionali o internazionali e sono pubblicati sulle principali realtà editoriali italiane. Diventato studio nel 2004, ancora oggi ghigos si caratterizza per una marcata interdisciplinarietà, affrontando di volta in volta progetti ad una diversa scala: dall'exhibit alla grafica, dal design fino all'architettura, “salutando da vicino” l'arte.

Davide Crippa, architetto e docente in architettura degli interni e allestimento, Politecnico di Milano.
Barbara Di Prete, architetto e docente in design del prodotto, NABA (Nuova Accademia di Belle Arti di Milano).
Francesco Tosi, architetto ed esperto in comunicazione visiva e web-design

Scheda progetto

luogo: Museo MAXXI, Via Guido Reni, Roma

cliente: Fondazione MAXXI

progetto architettonico: Ghigos Ideas (Davide Crippa, Barbara Di Prete, Franceso Tosi)

collaboratori: Francesca Teruzzi, Francesca Grassi

impresa di costruzione: Tagi/ Grafica Kreativa

tempi di progettazione: Ottobre-Dicembre 2010

tempi di realizzazione: Dicembre 2010

superficie costruita mq: 400mq

Scheda studio

Nome: Ghigos Ideas

Associati: Davide Crippa Davide, Barbara Di Prete, Francesco Tosi

Indirizzo: Via Montello 34

Città: 20035 Lissone (MB)

Telefono: +39 039.36.95.20

Fax: +39 039.23.16.815

E-mail: info@ghigos.com

Web: www.ghigos.com