premio – Organizzata da Wienerberger AG con cadenza biennale, la quinta edizione del premio Wienerberger Brick Award 2012 ha confermato l'interesse crescente dei progettisti nei confronti del laterizio, un materiale contemporaneo e tecnologicamente all'avanguardia.

Giovedì 3 maggio si è tenuta nella splendida cornice del Municipio di Vienna la cerimonia di premiazione del Wienerberger Brick Award 2012. Un numero sempre più nutrito di architetti, ingegneri e progettisti hanno dimostrato grande attenzione per le caratteristiche funzionali e stilistiche offerte dai materiali in argilla cotta. Questa tendenza emerge in modo evidente dal numero degli aspiranti vincitori: ben 260 progetti provenienti da 28 paesi si sono candidati e, tra questi, 50 hanno avuto accesso alla competizione finale. La giuria, composta di cinque membri, ha scelto l'architetto sudafricano Peter Rich come vincitore del premio principale e nella categoria "Soluzioni speciali con mattoni" per il Mapungubwe Interpretation Center in Sudafrica. La categoria "Edifici non residenziali" è stata vinta dallo studio di architettura scozzese NORD per la sua innovativa sottocentrale elettrica costruita in occasione dei Giochi Olimpici di Londra 2012. L'architetto Bart Lens ha convinto la giuria nella categoria "Case monofamiliari" con il suo progetto intitolato "The Rabbit Hole" (La tana del coniglio). Gli architetti e fratelli portoghesi Francisco e Manuel Airs Mateus hanno ricevuto il Brick Award per gli edifici residenziali per la loro "casa per anziani" ad Alcácer do Sal. La categoria conclusiva, "Conversione", è stata invece vinta dallo slovacco Pavol Panák con il suo personale rifugio architettonico in mattoni.

I cinque progetti vincitori in dettaglio:
 
Mapungubwe Interpretation Centre: filosofia del "locale"
Vincitore del premio principale e della categoria "Soluzioni speciali con mattoni" è il sudafricano Peter Rich, con Michael Ramage e John Ochsendorf, per il Mapungubwe Interpretation Centre in Sudafrica. Obiettivo dell'architetto era creare uno spazio in cui potessero essere mostrati reperti archeologici nel loro ambiente naturale del Parco Nazionale. Nel 2003 l'UNESCO ha dichiarato il Paesaggio culturale di Mapungubwe patrimonio dell'Umanità. Il Centro che accoglie i visitatori reinterpreta antiche tecniche di costruzione a volta coniugandole con i metodi edilizi più sofisticati e scientificamente sicuri. In collaborazione con l'Università di Cambridge e il Massachusetts Institute of Technology, l'architetto ha analizzato le volte mediterranee per impiegarle come base del progetto. "L'equilibrio fra metodi altamente e scarsamente tecnologici, oltre ai riferimenti allo straordinario paesaggio locale, creano un'architettura con dimensioni universali e atemporali", afferma Hrvoje Hrabak, membro della giuria.
Oltre agli aspetti squisitamente architettonici, Peter Rich ha studiato approfonditamente anche gli insediamenti di Ndebele, Bantwane e Tswana: "Ho osservato le loro stanze e creato qualcosa con una filosofia radicata nel loro senso della stanzialità". Lo studio Peter Rich Architects ha prestato particolare attenzione al coinvolgimento delle popolazioni locali nella realizzazione del progetto. Per la costruzione del nuovo complesso, che si compone in prevalenza di padiglioni a volta di varie dimensioni, gli architetti hanno optato per l'uso di mattoni e tegole fatti a mano da operai del posto impastando insieme terra, cemento e acqua. Guarda il video...

Sottocentrale olimpica: perfetta facciata in mattoni
Lo studio di architettura scozzese NORD è il vincitore nella categoria "Edifici non residenziali" grazie a una sottostazione elettrica primaria per i Giochi Olimpici del 2012 costruita all'Olympic Park, nell'East End di Londra. L'approccio dell'architetto è stato una soluzione puramente geometrica interpretata con una ricca superficie in laterizio composta di mattoni neri carbone. Nella facciata in mattoni si nota un contrasto nel design fra la massa solida del basamento e la più "ariosa" composizione in mattoni della sezione superiore. "La giuria lo considera un progetto di grande successo grazie a un'idea molto chiara e alla perfetta esecuzione della facciata in mattoni", afferma il giurato Zhang Lei. Alan Pert, architetto, aggiunge: "La sua semplicità monolitica si distingue in modo deliberato dagli spettacolari giochi di forme che caratterizzano gli impianti sportivi". Guarda il video...

La Casa dei Conigli: il rivestimento in mattoni conferisce unità, dal soffitto al pavimento
Nella categoria "Case monofamiliari" l'architetto Bart Lens ha impressionato la giuria con il suo progetto a Gaasbeek, in Belgio, intitolato "The Rabbit Hole", che ha compreso la ristrutturazione di una cascina in mattoni quasi completamente crollata, trasformandola in uno spazio residenziale e uno studio veterinario. L'aggiunta di una dependance a forma di imbuto ha creato uno spazio intermedio tra i due edifici. La sfida principale era capire come adattare la vecchia cascina affinché rispondesse alle moderne necessità abitative senza distruggerne il carattere rurale. Bart Lens: "In questo caso l'uso dei mattoni non ha solo uno scopo edile, ma è un concetto per rinforzare la struttura esistente. È l'elemento di congiunzione tra passato e presente". La giuria è rimasta colpita soprattutto dalla creazione dello spazio intermedio: "È di grande ispirazione; quando ci si trova nell'area pubblica e si guarda verso il nuovo passaggio creato non si riesce a vedere ciò che succede dall'altra parte, bisogna lasciarsi guidare dalla luce", afferma Plamen Bratkov. Guarda il video...

Centro residenziale per anziani ad Alcácer do Sal: utilità sociale e qualità architettonica
Gli architetti di Lisbona Francisco e Manuel Aires Mateus hanno vinto nella categoria "Edifici residenziali" con il loro centro anziani ad Alcácer do Sal. Hanno progettato uno spazio abitativo funzionale e confortevole che, tuttavia, risponde anche appieno ai bisogni della comunità. "Il nostro scopo era garantire agli ospiti un rapporto equilibrato fra la vita in un centro per anziani bisognosi di cure e la giusta tutela della loro privacy", hanno affermato gli architetti. Il progetto comprende stanze interne il cui impiego finale può essere determinato dagli utilizzatori stessi. Il membro della giuria Rudolf Finsterwalder aggiunge: "L'architettura è considerata come una scultura e quindi segue la tradizione di entrambi i grandi maestri portoghesi, Álvaro Siza ed Eduardo Souto de Moura. Il muro con intercapedine isolata termicamente è stato rivestito all'esterno e completato con una vernice brillante per dare maggiore enfasi al carattere scultoreo dell'edificio". Guarda il video...

Dalla fornace allo studio di architettura
Nella categoria "Conversione" la giuria ha scelto l'atelier "del fine settimana" dell'architetto slovacco Pavol Panák come vincitore del Wienerberger Brick Award 2012. In circa dieci anni, e occupandosi personalmente di buona parte della ristrutturazione, Pavol Panák ha trasformato un ex fornace per mattoni a Cachtice, ai piedi dei Carpazi, nel suo personale e architettonico rifugio in pietra. Il membro della giuria John Foldbjerg Lassen afferma: "L'edificio è entusiasmante perché esprime moltissime emozioni nel modo in cui crea lo spazio e si fonde con l'ambiente naturale circostante". La forma principale dello studio è determinata dalla fornace per la cottura dei mattoni originale. Poiché Panák è convinto che l'architettura richieda ordine, tradizione ed evoluzione, lo studio è basato su una quasi perfetta aderenza alle regole della geometria cartesiana. "L'edificio rende omaggio alla tradizione, alla continuità e alla tecnica della produzione dei mattoni. La loro cottura era un compito particolarmente duro che richiedeva concentrazione, pazienza ed abilità", ecco come Pavol Panák descrive il suo approccio al progetto. Guarda il video...

Il premio "Wienerberger Brick Award 2012"
Il Brick Award, presentato ogni due anni dal principale produttore di
mattoni al mondo, premia esempi di particolare successo di moderne
architetture in questo materiale. Il riconoscimento è inoltre dotato di
un montepremi in denaro pari a un totale di 27.000 euro. "Con il
Wienerberger Brick Award vogliamo mettere in luce l'uso innovativo e
versatile del mattone nell'architettura moderna di oggi"
, afferma Heimo Scheuch, Amministratore delegato di Wienerberger.


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