post evento – Oltre 600 persone tra ingegneri, architetti, costruttori, tecnici e opinion leader, hanno assistito il 24 e 25 marzo scorsi alle due giornate del 2° Congresso Nazionale sul Valore delle Case in Legno.

Il confronto tra operatori ed esperti, si è svolto attorno ad una tesi precisa: il legno non ha più bisogno di essere oggetto di un'attenzione particolare, non è più la cenerentola dei materiali da costruzione, ma una delle opportunità a disposizione dei tecnici, delle imprese, dei progettisti. Dal congresso, organizzato da pro domo legno con il patrocinio di BDF, Associazione tedesca costruttori case in legno, oltre che da tutte le principali associazioni professionali della provincia di Bergamo, emerge che il legno rivendica pari dignità degli altri materiali, vuole essere confrontato, misurato, capito e conosciuto, attraverso la sua storia antica, la sua valenza anche nel mondo delle costruzioni, per troppo tempo dimenticata o relegata in certi ambiti territoriali.

Tra gli interventi più interessanti della prima giornata va segnalato quello di Luca Colombo, head of Architecture dello Studio Matteo Thun & Partners di Milano che ha sottolineato la grande valenza che il legno assume nell'architettura ma anche in tutto ciò che è legato al vivere e all'abitare. In alcune realizzazioni a cui lo studio ha contribuito il legno diventa una sorta di fil-rouge che passa da precise funzioni nella copertura di superfici di edifici all'impiego nella costruzione di mobili e arredi dal forte impatto emotivo, fino a diventare una connotazione di stile e di grande eleganza formale nella produzione di oggetti di uso quotidiano.

Interessante il contributo di Ario Ceccotti, ingegnere civile e direttore dell'Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree (Ivalsa) del Cnr:"Il legno come materiale da costruzione in zona sismica, qualora usato consapevolmente secondo le specifiche caratteristiche di resistenza e deformabilità a livello degli elementi strutturali e delle relative connessioni è in grado di fornire sistemi costruttivi moderni ed innovativi che possono, nel rispetto della sostenibilità ambientale, condurre ad edifici moderni di grande qualità abitativa e con alte prestazioni anche nei confronti dei peggiori terremoti. Già ora gli edifici a struttura di legno con il sistema nord-americano platform frame danno risultati più che apprezzabili. Dopo il violentissimo terremoto a Kobe (Giappone) nel 1995, delle circa 8 mila case costruite con il sistema Platform ad uno o due piani, nessuna ha subito crolli e il 70 per cento non ha subito alcun danno rilevante".

Decisamente coinvolgente la presentazione di Andrea Trentin di Wolf Haus, che ha portato l'esperienza della azienda per la quale lavora nella costruzione di abitazioni nell'ambito del progetto "C.A.S.E." a L'Aquila, una esperienza sul campo che ha permesso ai presenti di vedere cosa il legno abbia permesso di fare e in quali tempi durante la ricostruzione.

A conclusione dei lavori una interessante carrellata di case histories, realizzazioni particolarmente significative presentate da esperti e tecnici delle realtà riunite in pro domo legno (Haus Idea, Huf Haus, Rensch Haus, Schwoerer Haus), concreti esempi di cosa significhi oggi costruire con il legno e quali valori possa avere una casa costruita con quella che è la più antica "filosofia costruttiva" che si sia mai vista sul nostro pianeta.

Ulteriori informazioni nel sito www.prodomolegnonews.it.

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