La Biennale di Venezia ha assegnato il Leone d’oro come miglior partecipante alla 16° mostra di architettura Freespace a Eduardo Souto de Moura, architetto portoghese Pritzker Prize 2011 e Professore ordinario di progettazione architettonica al Politecnico di Milano. Un prestigioso riconoscimento che riempie d’orgoglio anche il Politecnico di Milano, da anni impegnato nell’attrazione di docenti internazionali di assoluto prestigio. L’Ateneo, dall’anno accademico 2010–11 ha visto crescere la percentuale della sua Faculty internazionale dal 2,2% all’attuale 9,5%. Un risultato frutto dell’orientamento all’internazionalizzazione che l’Ateneo declina anche nel rafforzamento della mobilità studentesca, nel progressivo adeguamento degli spazi dei suoi campus a standard internazionali e nella continua crescita degli accordi di collaborazione con le migliori realtà di didattica e ricerca mondiali. Un impegno che si traduce nella crescente attrattività di studenti stranieri iscritti al Politecnico di Milano (dai 3.900 iscritti del 2013 si passa ai 6.237 del 2016).
Eduardo Souto de Moura è nato nel 1952 a Porto e nella città natale ha frequentato la Escola Superior de Belas Artes, conseguendo la Laurea in architettura nel 1980. Nello stesso anno, dopo una collaborazione con Alvaro Siza, Souto de Moura avvia la propria attività di architetto, subito segnalata dalla critica per l'originalità con la quale interpreta la lezione dei maestri della scuola portoghese. Nel suo lavoro emerge il sapiente utilizzo di tecniche costruttive tradizionali, declinate attraverso un linguaggio formale dal timbro essenziale, sensibile "all'ascolto" del contesto storico, sociale ed economico dei luoghi che il progetto di architettura è chiamato a trasformare. Souto de Moura ha insegnato architettura, come visiting professor, alle Università di Ginevra e Losanna, all'École d'Architecture di Parigi-Belleville, alla Harvard University, alla ETH di Zurigo e all'Accademia di Architettura di Mendrisio.