©Matteo Piazza

Situata tra le colline moreniche della Franciacorta, nel comune di Erbusco, Cà del Bosco è una delle più importanti cantine vitivinicole di una regione celebre a livello internazionale per la produzione dell’omonimo vino. L’azienda è nota per l’indissolubile legame tra vino e arte, e per un prodotto di qualità assoluta. La cantina, nella sua architettura, è da considerarsi il risultato più armonico di tale imprescindibile vocazione.
Ispirato da questa attenzione per l’architettura iconica e di alta qualità, il progetto della nuova struttura ricettiva si caratterizza per la sua simbolica forma circolare, ad anello: costruito sul sedime di un parcheggio della stessa geometria, ha al suo centro una quercia. È questa una esplicita metafora che evidenzia la volontà stessa del progetto, ovvero il rispetto della natura dei luoghi e la centralità di quest’ultima nel nuovo edificio.

La nuova reception svolge un ruolo fondamentale nel presentare l’azienda al visitatore, in quanto primo spazio di accoglienza, di informazione e di trasmissione dei valori del territorio e della produzione qui condotta. La forte identità architettonica appare quindi in una forma geometrica senza tempo, che rimanda a costruzioni tanto classiche quanto avveniristiche: richiamo di una costruzione di epoca romana con il suo impluvium o di un velivolo a disco appena atterrato sul posto. Un’identità distinta per il suo grande tetto circolare in legno, rivestito esternamente in acciaio corten, che collega spazi comuni, showroom e sale per la degustazione, oltre ai passaggi coperti. Una nuova costruzione dal forte carattere e dal design sostenibile e flessibile che vuole rappresentare magnificamente ciò che avviene nel territorio e i risultati che se ne traggono, con l’ambizione di funzionare armoniosamente proprio all’interno di questi luoghi, contribuendo a portare nuova vita e ispirazione.

©Matteo Piazza

Alti portali in legno lamellare scandiscono ritmicamente lo spazio, una navata curvilinea dalla doppia falda asimmetrica, risultato di un concetto architettonico che enfatizza la naturale connessione tra gli spazi comuni rivolti verso la corte circolare interna. Quest’ultima è luogo di incontro e di arrivo, protetto verso l’esterno ma a esso connesso.
Le vetrate a tutta altezza costituiscono una cortina quasi diafana a delimitare il limite interno-esterno senza interrompere la vista; la monumentale apertura verso il parco e le sue sculture amplifica la percezione di un orizzonte infinito, sull’asse di precisi coni ottici.
La luce naturale cambia in maniera significativa a seconda dell’ora e delle stagioni, entra dalle porzioni trasparenti scandite dai portali lignei talvolta illuminando e talora proiettando ombre, impreziosendo la scena di questo spazio rarefatto, elegante nei suoi puntiformi elementi architettonici, che siano strutturali o di arredo, in legno o in pietra.

©Matteo Piazza

La scelta dei materiali è qui racchiusa in una selezione di grande risalto: porfido per le pavimentazioni, a cubetti con posa concentrica negli esterni e frantumato nel grande impasto del pavimento in seminato veneziano per l’interno; il reticolo strutturale ligneo in legno lamellare (abete e larice) e pannelli X-Lam; finiture di grande matericità sia nell’intonaco frattazzato rustico dalle tinte forti sia nel color corten della cintura perimetrale esterna; materiali nobili come il marmo Nero Marquinia e il Rovere naturale per gli elementi di arredo e i rivestimenti acustici.

©Matteo Piazza

Anche all’interno dei servizi per i visitatori troviamo natura, luce, legno e pietra, elementi fondanti dell’intero progetto: una grande vetrata, contrapposta al lavabo, si affaccia su fitta vegetazione, come se la natura entrasse all’interno.
Natura che nella realtà cinge l’edificio e nasconde allo sguardo di chi arriva l’intera struttura, rimarcando per questo intervento un dogma progettuale, per il quale questo progetto assume le qualità dell’ambiente che lo circonda, in una sorta di mimetismo in architettura.

Scheda progetto
Tipologia: struttura aziendale/terziaria
Luogo: Erbusco (Bs)
Committente: Ca‘ del Bosco srl
Progettista: arch. Gabriele Falconi per Falconi Architettura
Anno: 2020 - 2021
Sistema costruttivo: legno lamellare e X-Lam