Collocata in un’area all’ingresso del Comune di Veggiano, in provincia di Padova, quella che doveva essere la nuova biblioteca del paese si pone, secondo le intenzioni di MIDE architetti, come un vero e proprio centro culturale, “un elemento identificativo del luogo e un punto di riferimento per i cittadini anche delle zone limitrofe”. “La strategia promotrice dell’intervento - proseguono i progettisti - è stata quella di costituire un edificio rappresentativo come mezzo di trasmissione della cultura in tutte le sue forme, cercando di dar vita a un servizio capace non solo di intercettare i bisogni di studio e di informazione dell’utenza cittadina, ma di essere anche un punto di riferimento per la collettività”.

La struttura dalla pianta rettangolare allungata si integra grazie a grandi vetrate con il parco circostante. ©MIDE architetti

La nuova biblioteca è costruita in un’area estesa, circa 5.400 mq, occupandone soltanto 300 mq; la restante superficie è destinata a parco pubblico. L’edificio si inserisce in modo armonico nel paesaggio stabilendo una forte relazione fra la natura e il costruito attraverso la forma, la scelta dei materiali e le strategie impiantistiche adottate. La volumetria si confronta con il contesto parzialmente rurale in cui si inserisce, in cui è diffusa la presenza di annessi agricoli caratterizzati principalmente da due elementi, il tetto a due falde e il portico, filtro e cerniera con l’esterno, riproponendole in chiave moderna. Nella nuova biblioteca da un basamento in calcestruzzo armato sale una struttura portante in legno lamellare, che rimane a vista, integrata da profili d’acciaio ripresi dalla copertura a doppia falda con finitura in lamiera.

Travi e pilastri in legno lamellare a vista rendono l'ambiente caldo e accogliente. ©MIDE architetti

Gli interni riflettono l’intenzione di “un continuo dialogo con il luogo”, con spazi flessibili e versatili, diversamente organizzabili secondo le esigenze, proiettati verso l’esterno attraverso ampie vetrate. Gli ambiti di servizio e gli elementi di risalita al primo piano sono collocati a un’estremità dell’edificio in modo da non ostacolare la vista o limitare la libera fruizione dello spazio.

La sala all'interno è studiata con arredo e complementi che rendono lo spazio flessibile alle diverse esigenze. ©MIDE architetti

I progettisti hanno indagato “modelli teorici e realizzazioni avanzate, in particolare in ambito nordeuropeo”, riscontrando che “la biblioteca del futuro deve puntare al concetto di 'open library': un luogo aperto e accessibile, con orari quanto più estesi possibile, che offra servizi incentrati sui bisogni dell’utente, possibilmente integrato con altre funzioni pubbliche”. Secondo questo modello, l’area dedicata ai servizi al pubblico viene suddivisa in tre livelli, corrispondenti ad altrettante aree funzionali, disposte secondo un ordine di progressivo approfondimento. Le tre zone riflettono altrettante metodologie sia di erogazione del servizio sia di esposizione e consultazione dei documenti.

©MIDE architetti

STRATEGIE DI RISPARMIO ENERGETICO
Seguendo il principio secondo cui l’edificio è l’elemento di mediazione fra gli spazi interni e le condizioni ambientali esterne, MIDE architetti hanno effettuato un’analisi del clima e del microclima locale per delineare le metodologie migliori per l’ottenimento del comfort interno in ottica di risparmio delle risorse non rinnovabili. Morfologia del luogo, intensità e orientamento della radiazione solare, temperature, agenti atmosferici prevalenti hanno plasmato, da un lato, la forma e la scelta dei materiali e, dall’altro, hanno delineato le strategie impiantistiche più adeguate. L’edificio risulta orientato secondo l’asse est-ovest, che garantisce un’illuminazione ottimale nelle zone dedicate alla lettura; la pianta rettangolare allungata è pensata per essere modulare garantendo flessibilità degli spazi interni; i pronunciati sporti della copertura a falde proteggono dai fenomeni di abbagliamento senza ostacolare l’ingresso della luce naturale; le grandi vetrate garantiscono la continuità con il parco al contorno. Il sistema impiantistico a pompa di calore è coadiuvato nella produzione di energia elettrica da un campo fotovoltaico integrato nella copertura metallica.

©MIDE architetti

IL SISTEMA DI COPERTURA THE SKIN AGGRAFFATO
La struttura il legno lamellare sorregge una copertura con un doppio strato isolante. Il manto di finitura di Mazzonetto installato da Nuova Same srl è realizzato in lamiera metallica a elementi continui. Il sistema è basato sulla sovrapposizione di lastre profilate di lunghezza uguale a quella della falda che generano una superficie continua e a fissaggio nascosto. La posa secondo la tecnica della doppia aggraffatura consente l’unione delle lastre precedentemente profilate attraverso la sovrapposizione e ripiegatura dei lembi, evitando la perforazione della lastra esposta all’esterno e senza creare punti di discontinuità sulla copertura. La tenuta del manto è garantita dal particolare sistema di fissaggio indiretto The Skin Clips, sistema nascosto ad alta tenuta e ad alto scorrimento che funge da elemento di ancoraggio indiretto del metallo al piano di posa in legno; la lastra successiva, sovrapponendosi alla precedente fissata per mezzo di graffette a scomparsa, una volta ripiegate su sé stesse, garantiranno l’impermeabilità in eterno del manto. La copertura così composta presenta caratteristiche di durabilità in assenza di manutenzione ed è facilmente integrabile ai sistemi di guadagno attivo dell’energia solare, quali collettori termici e pannelli fotovoltaici.

Sulla copertura metallica sono integrati pannelli fotovoltaici che concorrono al risparmio energetico del centro. ©MIDE architetti