concorso – L'architetto Chiara Tonelli, Team Leader di MED in Italy, spiega come si sviluppa il progetto che sarà presentato il 12 settembre 2012 a Madrid, in occasione del Solar Decathlon 2012.

Per la prima volta un team universitario italiano è stato ammesso a partecipare a Solar Decathlon Europe, un concorso che si pone l'obiettivo di realizzare prototipi abitativi innovativi, sostenibili ed autosufficienti, grazie in particolare all'energia solare. La competizione nasce negli Stati Uniti nel 1999, promossa dal Dipartimento di Energia, e nel 2002 si svolge il primo evento nell'area del National Mall di Washington DC. Nel 2010 la competizione si trasferisce anche in Europa e dal 2013 avrà anche luogo a Pechino, Cina.

Il team italiano, denominato «Med in Italy», è composto da docenti e studenti di Architettura, Economia ed Ingegneria dell'Università di Roma TRE e di Disegno industriale della Sapienza Università di Roma, e sta lavorando al progetto di una casa che affonda le sue radici nella tradizione del sud del Mediterraneo e nella sua cultura materiale, in un rapporto dialettico con la contemporaneità. Il clima di riferimento è quello delle regioni meridionali della penisola italiana, dove la difesa dal caldo assume pari importanza rispetto alla difesa dal freddo, ed in molti casi anche maggiore. Le strategie base per difendersi dal caldo in tali contesti prevedono la protezione dall'irraggiamento solare, l'accumulo inerziale del calore e la sua dissipazione sfruttando l'alternanza di temperature tra il giorno e la notte. Tali necessità combinate di raffrescamento estivo e riscaldamento invernale implicano una configurazione variabile e una logica gestionale per adattare l'edificio alle diverse sollecitazioni esterne, in particolare in estate quando durante il giorno l'edificio deve essere chiuso allo scambio con l'esterno, mentre nelle ore notturne deve essere aperto per favorire le operazioni di ventilazione. A tale scopo è stato concepito un sistema-involucro che:

  •  funziona come ammortizzatore climatico per ridurre la dispersione di energia,
    - favorisce il guadagno energetico attraverso l'impiego di impianti PV,
  • è abitabile grazie a buffer zones intermedie,
  • è in grado di modificare il suo assetto per adattarsi alle sollecitazioni climatiche stagionali e giornaliere.

Tale comportamento lo rende un organismo "vivo", principalmente organizzato in due parti:

  • una interna, dotata di massa inerziale a diretto contatto con lo spazio interno, consente di accumulare calore durante il giorno. La massa funziona infatti come volano termico sia d'inverno che d'estate. In estate preservando la temperatura media radiante procura una vera sensazione di freschezza, diversa per qualità da quella che produce il raffreddamento dell'aria prodotto con impianti di condizionamento;
  • una esterna, caratterizzata da uno strato isolante e separata tramite un film d'aria ferma dall'involucro interno, permette di isolare l'edificio dal freddo invernale e dall'irraggiamento estivo. Questo secondo involucro riveste l'intero edificio, ed in particolare la copertura. Nell'intercapedine d'aria tra la parte dell'involucro isolante e la parte massiva, nei periodi caldi viene attivata la ventilazione che raffresca la massa portando all'esterno il calore accumulato durante il giorno e impedendo quindi che questo, durante le ore notturne, venga rilasciato all'interno, come invece avviene in inverno.

Per localizzazioni dell'edificio in zone in cui il freddo invernale è trascurabile si prevede di adottare una copertura mobile, azionabile tramite building management system, che scorrendo lungo le pareti perimetrali dello spazio esterno, libera dall'isolante termico la massa interna, permettendo il rilascio del calore accumulato durante il giorno direttamente all'esterno. Contemporaneamente questa soluzione consente di proteggere dall'umidità notturna il giardino, rendendolo più confortevole.
La massa inerziale e il materiale isolante sono inseriti in un sistema di involucro leggero, prodotto industrialmente e trasportato in loco. Questo involucro reinterpreta una antica tradizione costruttiva mediterranea, che precede l'uso della pietra, e fa riferimento ad un uso tessile di materiali quali frasche, canne ed elementi lignei. È costituito da casseforme intrecciate, resistenti grazie a strutture in legno, e riempito di inerti incoerenti, reperiti nel luogo di costruzione. L'intreccio, rendendo trasparente il "contenitore", lascia intravedere il materiale di riempimento, inserendo cromaticamente l'edificio nel contesto di realizzazione.
Dato il carattere vulcanico prevalente delle coste mediterranee, e italiane in particolare, i materiali potranno essere di origine piroclastica. Questi infatti, pur offrendo prestazioni inerziali comparabili a quelle dei tradizionali paramenti murari, hanno pesi specifici inferiori e garantiscono così facilità di movimentazione per il riempimento dell'involucro e conseguente riduzione dei costi di assemblaggio. Tra i materiali vulcanici sono reperibili in particolare i materiali isolanti, che sono inseriti a riempimento della parte esterna dell'involucro. Anche nei climi caldi, infatti, la realizzazione di una efficiente barriera di isolamento è il migliore sistema da utilizzare per garantire l'efficienza dell'involucro. La tipologia di posa prescelta a cappotto esterno realizza una barriera continua di protezione termica eliminando i ponti termici.

Ai fini della Solar Decathlon Europe Competition, la casa Med in Italy viene progettata per essere in grado di funzionare come un'unità abitativa autonoma: tuttavia si ritiene che tale soluzione non sia la migliore cui destinare il progetto, in quanto in netta antitesi con l'obiettivo di preservare il territorio da un'antropizzazione diffusa, causa di inquinamento, distruzione del paesaggio e difficoltà di fornire servizi aggregati per le comunità insediate. Med in Italy è quindi una cellula di un complesso più ampio e denso, che prevede la realizzazione di unità abitative minime espandibili, costruite intorno a blocchi bagno-cucina compatti, destinate ad accogliere diverse tipologie di utenza:

  • da un lato sono possibili aggregazioni orizzontali e verticali per creare in zone turisticamente appetibili agglomerati di alloggi con tagli dalle 2 alle 6 persone destinati ad un turismo consapevole e attento all'ambiente;
  • dall'altro lato, tramite una semplificazione del sistema di finitura e di arredo interno si dà origine ad "alloggi di prima accoglienza", in grado di soddisfare la domanda di ospitalità per rifugiati politici, immigrati e profughi, sempre più crescente ed impellente sulle sponde del Mediterraneo del nord o ad "alloggi di emergenza" rapidamente assemblabili a sostegno di comunità colpite da calamità naturali, quali in particolare i terremoti, cui la penisola italiana e molte parti del Mediterraneo sono purtroppo soggette.

Al fine di poter soddisfare tutte queste diverse esigenze d'uso, Med in Italy nasce sulla base di un modulo costruttivo che ne permette un rapido assemblaggio in molteplici configurazioni. I moduli che lo compongono sono elementi prefabbricati bidimensionali e tridimensionali che possono essere trasportati con trasporti stradali standard. Inoltre il fatto che il materiale pesante, con cui le pareti delle unità abitative vengono riempite ai fini di realizzare la massa inerziale tipica delle costruzioni mediterranee, sia reperito nel luogo di costruzione, riduce i costi di trasporto dalle officine, richiedendo l'invio dei soli componenti leggeri.