Triennale Milano e Politecnico di Milano lanciano una open call per la Milano Arch Week 2024, che si terrà dal 21 al 26 maggio 2024, volta a raccogliere proposte di iniziative e idee per catalizzare e mettere in rete le diverse realtà attive sul territorio e favorire il coinvolgimento di luoghi e persone in modo più capillare.

La call intende allargare i confini di Milano Arch Week, spingendola anche al di fuori delle sue sedi storiche - il patio del Politecnico di Milano, gli spazi e il giardino di Triennale Milano - e attivando altre venue diffuse nella città, fino a toccare i quartieri più esterni o meno battuti, collaborando con le istituzioni e le associazioni locali. La manifestazione si propone creare uno spazio di racconto e riflessione aperto alle tante iniziative che queste realtà portano avanti nei propri territori di riferimento. La call si rivolge a tutti coloro che desiderano contribuire a un dialogo attivo sul territorio: cittadini attivi, istituzioni, associazioni e realtà locali, cooperative, ricercatori, artisti, professionisti, gruppi studenteschi, studi di progettazione.

Il programma della sesta edizione di Milano Arch Week non vuole quindi raggiungere solo i cittadini già interessati ai temi dell’architettura e della città, ma vuole ampliarsi significativamente coinvolgendo gli abitanti dei quartieri e diversi tipi di pubblico. In continuità con le riflessioni avviate nel corso della scorsa edizione, dedicata al tema delle periferie e ampiamente diffusa sul territorio, Milano Arch Week 2024 Weak Architecture, curata da Nina Bassoli, curatrice per Architettura, rigenerazione urbana, città di Triennale Milano, e da Matteo Ruta, docente del Politecnico di Milano, si propone come momento di riattivazione sociale e culturale delle energie della città per indagare a fondo il potere abilitante dell’architettura.

Raccogliendo le proposte di associazioni, progettisti, cittadini attivi, organizzazioni locali, che perverranno tramite questa open call, la manifestazione allargherà il suo programma fino a toccare diversi quartieri della città: un megafono diffuso in grado di dar voce a realtà, comunità, desideri e aspirazioni apparentemente marginali o per così dire “deboli”, che per una settimana saranno invece gli indiscussi protagonisti. Tra i temi trattati nell’edizione di quest’anno, implicito è l’omaggio a due maestri recentemente scomparsi: Gianni Vattimo, filosofo del Pensiero debole e Andrea Branzi, progettista di una Modernità debole e diffusa.

Weak Architecture vuole indagare le possibilità presenti in quell’“insieme infinito di piccole cose’” che è la città. Interrogando con dolcezza le sue fragilità, emergeranno prospettive per guardare la città e le città con occhi nuovi. Verranno ascoltate le voci attive di nuove comunità, seguiti i percorsi inediti tracciati da guide di eccezione, sovvertendo il punto di vista di fronte alle realtà più consolidate, in breve, verranno indagate le ragioni per cui l’architettura può essere il seme del cambiamento. Le proposte dovranno avere attinenza con i temi di Weak Architecture e potranno essere presentate attraverso diverse forme: dibattiti, presentazioni di libri, laboratori e workshop, attività all’aperto, itinerari di visita, passeggiate, concerti, spettacoli.. Il comitato scientifico e i curatori di Milano Arch Week selezioneranno le proposte e i progetti scelti saranno inseriti nel programma ufficiale della prossima edizione della manifestazione.

La scadenza per la presentazione delle proposte è il 3 marzo 2024. Il bando di partecipazione è disponibile sul sito di Triennale Milano.