Nuova Biblioteca Comunale di Curno  

Luogo: Curno (BG), Italia
Committenza: Amministrazione Comunale di Curno (BG)
Progetto architettonico: Archea Associati (Laura Andreini, Marco Casamonti, Giovanni Polazzi, Silvia Fabi, Gianna Parisse, Massimiliano Giberti)
Collaboratori: Francesco Giordani, Giuseppe Pezzano
Progetto strutture: Ing. Mario Mayallonnier
Progetto verde: Studio Archea
Progetto impianti: Ing. Armando Armondi
Progetto impianti elettrici: Ing. Armando Armondi
Progetto illuminotecnico: Ing. Armando Armondi
Impresa di costruzione: Viola Costruzioni
Tempi progetto: 1996-2004
Tempi di realizzazione: 2005-2007
Superficie costruita mq: 1.322
Volume costruito mc: 8.200
Costo complessivo: euro 1.504.370
Fotografie: Giuseppe Pezzano, redazione archinfo

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Vedi i prospetti e le sezioni

Il luogo
A Curno, cittadina di 7.000 abitanti, in provincia di Bergamo, l'amministrazione comunale ha indetto un concorso per la realizzazione di una nuova biblioteca comunale e di un auditorium. L'area prescelta, ai margini del paese, fronteggia un grande spazio aperto destinato a parcheggio pubblico.

Il progetto
L'edificio della biblioteca e del piccolo auditorium, pensato per circa 170 persone, è quasi interamente realizzato in cemento armato a vista e pigmentato di color rosso mattone. Il nuovo intervento è quindi fortemente caratterizzato dalla scelta del materiale colorato. Altro elemento che contribuisce alla riconoscibilità della struttura è la copertura dell'auditorium: essa è infatti pedonabile, come fosse una grande gradinata, e costituisce quasi la metà dell'edificio.
In pianta, lo spazio risulta essere suddiviso in due parti ben distinte che si contrappongono rispetto a un asse centrale. Da una parte sta la zona dell'auditorium che si organizza attorno a una sala a forma rettangolare; dall'altra quella della biblioteca. Lo spazio della biblioteca dedicato ai libri si articola in modo lineare, lungo l'asse centrale dove si sviluppa in altezza per tre piani. Questo non solo funziona da percorso di collegamento e di distribuzione ma costituisce, al tempo stesso, il volume della libreria principale. Si tratta di una sorta di grande mobile, contenitore ed espositore al contempo, lungo oltre 40 metri. A questo volume regolare si contrappone una parete con andamento a zig-zag che dà forma alla sala di lettura principale: uno spazio a doppia altezza interrotto da due grandi soppalchi, anch'essi funzionali alla lettura e allo studio dei testi.

Lo schermo in corten
Il fronte opposto alla parete della libreria è completamente di vetro e protetto da una schermatura per impedire l'irraggiamento diretto. Lo "schermo", che esternamente protegge dal sole la sala di lettura, è costituito da lamelle di acciaio corten, di ampio spessore, montate su un sistema di pannellature smontabili. Il rivestimento metallico è staccato dalla parete vetrata (circa 90 centimetri) in modo da consentire agevolmente la pulitura delle superfici trasparenti. Ritroviamo lo stesso materiale color ruggine nelle lastre di rivestimento del cancello d'ingresso del complesso.

Il tetto pedonabile
L'architettura dell'auditorium si appoggia al corpo più alto della biblioteca e crea, con la sua copertura, uno spazio aperto interno che funge da piazza e luogo di ritrovo.
L'aula dell'auditorium è caratterizzata da una sezione digradante: alla platea interna, inclinata per facilitare la visione da parte del pubblico della zona palco, corrisponde una copertura dell'edificio a sua volta inclinata. Esternamente, la copertura si presenta come una serie di gradoni che possono essere saliti e percorsi sino al raggiungimento di una grande terrazza. Per ottenere questa soluzione, all'interno della sala la zona del palco è stata abbassata sotto la quota del terreno. I dislivelli della gradinata esterna a loro volta costituiscono le sedute di un Auditorium all'aperto.

Le lettere impresse sul cemento
Oltre a essere caratterizzate dal colore rosso mattone, sia le pareti esterne sia quelle interne della biblioteca presentano una serie bassorilievi formati da lettere, impresse nel cemento, e composte in scritte. A questo scopo sono state utilizzate delle lastre in gomma realizzate appositamente e fissate all'interno dei casseri in fase di getto.