In occasione della manifestazione "Forum della Salute" di Firenze, è stato presentato il concept dell’Ospedale del Futuro. Il progetto, realizzato da Hospital Consulting in collaborazione con CSPE Centro Studi Progettazione Edilizia e Teorema Holding, vuole ridisegnare il modo di pensare ma soprattutto di vivere la vita ospedaliera. Lo sviluppo tecnologico e scientifico impone di adeguare le strutture mediche, che in Italia tra pubblico e privato superano le mille unità con una media di 3,6 posti letto ogni 1.000 abitanti (fonte: Ministero Salute), per renderle al passo con le esigenze non solo dei pazienti ma anche degli operatori, attraverso un lavoro attento sull’utilizzo degli spazi.
Il concetto dell’ospedale del futuro - dichiara Marisa Giampaoli, Amministratore Delegato e Presidente Hospital Consulting - parte dall’idea che un’organizzazione sanitaria non può più non tenere conto della necessità di avere una struttura flessibile, che tenga conto delle esigenze sanitarie e delle innovazione tecnologiche che variano velocemente nel tempo. Il modello che si propone composto di moduli funzionali e funzionanti si presta ad adeguarsi alle esigenze della cliente sanitario secondo una logica di partnership 'win-win'”.
Fruibilità della struttura, flessibilità organizzativa degli spazi interni e bassi costi di gestione sono i punti cardine alla base di questo nuovo progetto pensato per proporre una soluzione concreta, tanto per le opere pubbliche quanto per quelle private, che nei prossimi anni saranno chiamate a effettuare lavori di adeguamento e ristrutturazione. Questo “blue print” potrà essere utilizzato da clienti pubblici e privati che vorranno affrontare la propria innovazione.
Ottimizzare gli spazi in maniera appropriata - aggiunge Giampaoli - servirà per: gli operatori sanitari, che a oggi affrontano lunghe camminate nei corridoi ospedalieri per raggiungere il paziente, organizzare la struttura con moduli che possano cambiare la propria utilità a seconda delle esigenze del momento e, infine, garantire un costo sostenibile e quindi una struttura architettonico-impiantistica in cui lo spazio non sia mai sovrabbondante o sovrastimato rispetto ai reali fabbisogni di utilizzo e alla corretta organizzazione del lavoro”.