Il MAXXI, Museo nazionale delle Arti del XXI secolo, prima opera italiana dell’architetto anglo-iracheno Zaha Hadid (1950-2016) compie 10 anni e festeggia con una mostra speciale, progetti artistici e un convegno internazionale. L’edificio è situato nel cuore del quartiere Flaminio di Roma nell’area dell’ex caserma Montello e nasce grazie al concorso internazionale per la costruzione di un nuovo Centro per le arti contemporanee bandito nel 1998 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il progetto vincitore del concorso elaborato dall'arch. anglo-iracheno Zaha Hadid si basa su due polarità concettuali: il linguaggio degli inizi professionali della Hadid, legato al Suprematismo russo e a una particolare interpretazione del codice razionalista attraverso l'intreccio e la sovrapposizione del sistema di spazi e percorsi museali collegati organicamente al contesto urbano.
La realizzazione di questo importante progetto è stata possibile grazie anche al contributo tecnologico e di know how apportato da Calcestruzzi, società del Gruppo Italcementi, quale fornitore di un particolare calcestruzzo chiamato 3SC (self compacting, self compressing, self curing concrete). I lavori cominciarono nel 2003 e richiesero 50.000 mc di questo innovativo prodotto sviluppato appositamente per il cantiere del MAXXI, più fluido rispetto a quelli utilizzati comunemente e in grado di soddisfare le esigenze di costruzione e di design architettonico richieste dall’architetto Zaha Hadid.
“Mi ricordo perfettamente gli scambi di email e i primissimi incontri, già allora era un personaggio carismatico - ricorda Giuseppe Marchese, Consigliere Delegato di Calcestruzzi -. Il progetto prevedeva una parte verticale e curva ma soprattutto 'senza giunti'. Le sfide erano tre: la necessità di avere strutture architettoniche imponenti e curvilinee prive di difetti, l’eliminazione delle tipiche giunture che caratterizzano i blocchi di calcestruzzo, richiesta espressamente da Zaha Hadid, e le problematiche legate alla stagionatura del calcestruzzo una volta rimossi i casseri, espresse dall’impresa appaltatrice. Con la tecnologia dell’epoca era praticamente impossibile realizzare un’opera del genere. Però abbiamo raccolto questa sfida, grazie ai ricercatori di Italcementi e alla disponibilità del prof. Mario Collepardi, uno dei massimi esperti di calcestruzzo. Le prime problematiche sono state risolte grazie all’impiego nel calcestruzzo di un agente espansivo capace di generare una sorta di auto-compressione per il contrasto dell’espansione da parte delle armature metalliche. Nel caso specifico, però, questa tecnologia non avrebbe potuto essere applicata con successo a causa della terza problematica che impediva la stagionatura umida delle superfici appena sformate. Si è dovuto pertanto mettere a punto un terzo additivo capace di assicurare un’adeguata espansione del calcestruzzo anche in assenza di stagionatura umida, che consentisse al calcestruzzo di autostagionarsi anche in condizioni ambientali sfavorevoli per il clima secco. Abbiamo chiamato questo prodotto 3SC proprio per queste sue caratteristiche. Ancor oggi la parete curva che caratterizza il MAXXI, lunga 53 m è forse la più lunga parte verticale e curva senza giunti al mondo”.
Il nuovo museo romano è infatti caratterizzato da una flessibilità spaziale e da un morbido intreccio di volumi interrotto da scale metalliche nere ed esaltato ancor più dalla luce diffusa dai lucernai e dalle ampie vetrate. Le imponenti pareti interne e esterne, lunghe fino ad oltre 100 m e caratterizzate dal colore grigio del calcestruzzo facciavista, si intersecano perfettamente tra loro; pareti spesse, alte, curve e inclinate, che inglobano altri due edifici pre-esistenti adibiti a caserme militari e che sono stati conservati e inseriti nell’attuale contesto museale. L’effetto finale è quello di un rivestimento uniforme, liscio e senza difetti estetici in grado di unire i diversi ambienti in un unico corpo sinuoso, come fosse un solo blocco.
Scheda progetto
Committenza: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Fondazione MAXXI
Ubicazione: Via Guido Reni 4A, Roma
Progettista: Zaha Hadid Architects - Londra
Superficie: 29.000 mq
Avvio lavori: 2003
Costo complessivo dell’opera: 150 milioni di euro