approfondimento – Le detrazioni del 55% rappresentano il 32% del fatturato dei serramenti metallici. Facciate continue: continua la forte contrazione del mercato non residenziale. Fortissime preoccupazioni per gli scenari 2012-2013: sarà determinante l'impegno del Governo.

Con il numero 1 di maggio 2012, Il Rapporto sul mercato italiano dell'involucro edilizio giunge alla sua terza edizione. Il Rapporto sul mercato italiano dell'involucro edilizio, elaborato dalla Commissione Studi Economici Uncsaal, ha cadenza semestrale (il n. 2/2012 sarà rilasciato a ottobre 2012 in occasione di MADE expo) e fornisce un quadro sempre aggiornato sui trend di lungo periodo nel settore dell'involucro edilizio, sui cambiamenti strutturali in atto nel settore, sull'andamento congiunturale di breve periodo e sugli scenari per il futuro.

Il Rapporto n. 1/2012 evidenzia per il 2011 il proseguimento del trend negativo iniziato nel 2008 con una contrazione del mercato dei serramenti metallici attorno al 9% rispetto al 2010.

Questo dato sposta, in tre anni, il valore del mercato dai 2,3 miliardi di euro del 2008 a poco meno di 1,8 miliardi di euro del 2011, con una perdita di valore attestabile in un -25%.

Questa perdita di valore è imputabile sia alla riduzione delle unità vendute determinata dalla brusca riduzione della domanda nel comparto dell'edilizia residenziale, sia alla contrazione dei prezzi determinata dall'ingresso sul mercato di prodotti low-cost.

La contrazione del mercato sarebbe stata ancora più rilevante (tra il 20% e il 25%) se il settore non avesse potuto contare sugli incentivi fiscali (detrazione 55%), una componente ormai strutturale della domanda quantificabile nel 32% del fatturato del settore.

Senza questa componente il comparto italiano dei serramenti muterebbe radicalmente e i modelli di business delle aziende italiane, orientate all'innovazione, non sarebbero più sostenibili, consegnando una significativa quota di mercato a prodotti lowcost provenienti da paesi extra UE.

Riguardo alle facciate continue, il Rapporto indica una diminuzione del 10,2% rispetto al 2010 collocando il valore a 535 milioni di euro, in netta diminuzione rispetto ai 633 milioni di euro del biennio 2008-2009.

Dall'inizio della crisi il mercato delle facciate continue ha perso il 15% in termini di valore. Questo dato è stato principalmente determinato dalla tensione sui prezzi che hanno influenzato negativamente il valore delle commesse realizzate ed è destinato ad acuirsi a causa della riduzione degli investimenti in costruzioni, specificamente nel settore non residenziale.

Le previsioni per l'anno in corso e per il 2013, alla luce del contesto macroeconomico recessivo che caratterizza il nostro Paese, potranno oscillare fra uno scenario di sostanziale conferma del trend di contrazione in atto dal 2008 ad uno scenario drammatico per le oltre 12.000 aziende del comparto dell'involucro edilizio (che assieme all'indotto rappresenta attualmente oltre 100.000 posti di lavoro), caratterizzato da migliaia di chiusure e da decine di migliaia di esuberi di forza lavoro. Saranno determinanti alcuni provvedimenti legislativi: la conferma delle detrazioni del 55% per ogni singolo prodotto in grado di concorrere alla riqualificazione energetica degli edifici, magari estese ai beni non strumentali in portafoglio alle real-estate e al patrimonio detenuto da Enti non soggetti all'Ires, la revoca del patto di stabilità per gli investimenti degli Enti Locali nel settore delle costruzioni, l'immediato svincolo dei crediti detenuti dalle Imprese nei confronti dello Stato e una nuova legislazione sui tempi di pagamento della Pubblica Amministrazione.

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RapportoUncsaal_1_2012.pdf