L’antico borgo marinaro di Brucoli, in provincia di Siracusa, è sorto come piccolo villaggio di pescatori, parte dei territori Aragonesi. Uno scenografico canale costeggia l’abitato in gran parte della sua lunghezza; nel punto in cui si allarga per diventare mare sorge l’antico Castello Aragonese della Regina Giovanna, risalente al 1467 e voluto da re Giovanni II di Aragona. Proprio qui, sulla punta del borgo, nel 1912 è stato costruito il Faro di Brucoli che per lunghi anni ha segnalato la presenza del Porto Canale alle imbarcazioni che transitavano nel tratto di mare racchiuso tra le città di Siracusa e Catania. In questo territorio, considerato da molti una sorta di metafora del “cammino dell’uomo”, sono ancora oggi presenti alcuni tra i più valorosi siti archeologici di epoca neolitica: le necropoli rupestri di Pantalica e Palazzolo e le grotte del canale di Brucoli rivelano le tracce di insediamenti risalenti al periodo compreso tra l’età del bronzo e l’età del ferro.

In questo contesto, ricco di storia e valore paesaggistico, è nato un progetto di restauro conservativo e riconversione davvero eccellente. Il team di progettazione di Itinera Studio Associato è stato incaricato da Azzurra Capital di eseguire un intervento di recupero del Faro di Brucoli per attuare poi una riconversione in chiave turistico-culturale, seguendo un modello di lighthouse accomodation. L’attività, che rientra nel programma “Progetto Valore Paese - Dimore” dell’Agenzia del Demanio, è stata realizzata rispettando appieno il genius loci, grazie a un approfondito lavoro di studio e ricerca, attraverso documentazione storica e scientifica: l’architetto Giuseppe Di Vita, a capo dello studio, ha coordinato il programma di riconversione, evidenziando tramite ricerca filologica numerose superfetazioni e manomissioni dell’impianto originario.

Così, particolare attenzione è stata dedicata al consolidamento della struttura muraria, attraverso l’utilizzo di rete in fibra di vetro e di intonaco strutturale a base di calce. Materiali e tecnologie biocompatibili hanno trovato applicazione nell’opera di restauro, per migliorare il benessere dei fruitori e per preservare il Faro di Brucoli, manufatto situato in una posizione con forte esposizione in ambiente marino. Si è scelto di utilizzare un intonaco deumidificante a microcelle di ultima generazione, che ha permesso di coibentare gli spazi interni e aumentare se necessario la temperatura di 3 gradi centigradi; è stato realizzato un ciclo di intonaci a base di calce con strato finale silossanico. La pavimentazione indoor è in pietra di Modica mentre i percorsi esterni sono stati costruiti riutilizzando i vecchi conci in pietra rinvenuti nei territori circostanti.
La scelta degli infissi in ottone non trattato di Secco Sistemi restituisce al manufatto una chiave di lettura modernista, linguaggio stilistico dell'intero intervento. Gli ampi spazi outdoor sono allestiti da Talenti, mentre per gli interni dallo stile contemporaneo sono stati scelti i pezzi dei migliori maestri del design italiano come Gio Ponti, Franco Albini, Marco Zanuso, Rodolfo Dordoni, Antonio Citterio e il meglio tra le eccellenze dei brand made in Italy: Arclinea, Arflex, B&B Italia, Cassina, B&B Italia, Maxalto, Molteni, Porro, Rimadesio, Zanotta.

Oggi il Faro di Brucoli è una destinazione di lusso, tra acqua e vulcano Etna, a picco sul mar Mediterraneo e con accesso alla spiaggia. Suddiviso in tre stanze con tre bagni, ha un totale di sei posti letto al primo piano. Una zona living e una bella cucina accolgono gli ospiti al piano terra. Una chiave di lettura moderna e contemporanea ha caratterizzato fin da subito il linguaggio del progetto di interior. Tutti gli ambienti del faro godono di un grande apporto di luce naturale, grazie alle ampie finestrature con serramenti in ottone naturale, caratterizzati da spessori minimi e alte prestazioni. Le zone benessere sono opera di antoniolupi, che ha progettato e arredato gli ambienti bagno in modo esclusivo. Le collezioni più iconiche del brand toscano sono inserite negli spazi per consentire il massimo comfort ai fruitori. Il benessere fisico e mentale è accentuato dal paesaggio circostante: dalla propria vasca da bagno si può godere del panorama del mare blu. Il sistema illuminotecnico, fornito da Viabizzuno sia per l’indoor che per l’outdoor, è stato curato da Mario Nanni, un poeta della luce, designer e artista dalle intuizioni mai banali. Vera chicca della struttura è la terrazza panoramica, alla quale si accede tramite una scala con accesso esterno: il rooftop, pavimentato con ceramiche vela tradizionali, è il cuore pulsante del faro e appaga chi desidera ammirare questo angolo di Sicilia con uno sguardo a 360 gradi. La vista sull’Etna è sbalorditiva. Già, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, il celebre autore de Il Gattopardo, aveva descritto il luogo nella sua opera più recente, La sirena: “Il mare è del colore dei pavoni; e proprio di fronte, al di là di queste onde cangianti, sale l’Etna; da nessun altro posto è bello come da lì, calmo, possente, davvero divino”.
Ed è qui, sulla terrazza, che la vecchia lanterna del faro, ancora funzionante, illumina il percorso dei naviganti, indicando la strada di accesso al porto canale.

Scheda progetto
Restauro e riconversione: EmmaLavori COOP
Progetto illuminotecnico: Mario Nanni
Progetto benessere: antoniolupi
Serramenti in ottone: Secco Sistemi
Porte: Rimadesio
Luci: Viabizzuno
Indoor: Zanotta, Cassina, Molteni, Maxalto, Arclinea, Arflex, antoniolupi, Porro
Outdoor: Talenti
Audio & media: Bang & Olufsen