approfondimento – È stato presentato il 22 marzo al Campidoglio il Protocollo della Qualità Urbana di Roma Capitale, uno strumento per definire e valutare i progetti urbani complessi.

Il Protocollo si presenta come uno strumento da applicare ai progetti di trasformazione urbana complessa per garantire la qualità della città oltre alla contrazione dei tempi di programmazione e di approvazione dei progetti. "Vuol dire - spiega il sindaco Alemanno - che tutte le trasformazioni urbane, tutti gli investimenti privati che noi vogliamo attrarre devono rispondere a un ben preciso codice di qualità… Un documento che servirà anche per dare elementi certi agli investitori internazionali che si affacciano sul mercato di Roma, che semplifichi la vita a chi vuole investire, che promuova trasformazioni urbane di qualità e contrasti una crescita senza regole".

Il Protocollo è stato sviluppato dalla Audis (Associazione Aree Urbane Dismesse), sotto la supervisione di Risorse per Roma Spa. L'Audis nella stesura si è ispirata a una visione europea, intesa come "cultura urbana" e "cultura della partecipazione". Hanno partecipato alla stesura diversi soggetti: 10 privati (banche e promotori), che hanno sostenuto il progetto attraverso un finanziamento e altri 11 (Enti di ricerca, Università, Società), che hanno aderito come partner tecnici, offrendo competenze.

Contenuti del Protocollo
La matrice della qualità urbana contenuta nel documento è un preciso elenco di punti che devono essere rispettati. Vi sono esposti diversi requisiti e 9 parametri di qualità: economica, sociale, architettonica, urbanistica, ambientale, energetica, culturale, paesaggistica e dello spazio pubblico. Una sorta di codice di comportamento che consente ai privati, di rispondere ai precisi requisiti richiesti dal Comune, svolgendo, con meno incertezze, il lavoro progettuale e al Comune di produrre il suo giudizio secondo parametri di riferimento certi e condivisi.

Accelerazione della fase di valutazione e approvazione
Il protocollo permetterà inoltre di accelerare l'intera fase di valutazione, di giudizio e quindi di approvazione del progetto, evitando di dover fare ogni volta un'istruttoria sulla base di criteri generici, con ciascun funzionario che decide in modo diverso dagli altri. Il Comune di Roma ha inoltre deciso di istituire un ufficio dedicato all'attuazione del protocollo, che diventerà una sorta di sportello unico. Invece di far valutare le proposte a uffici diversi, ciascun progetto è sottoposto a una task force che applicherà il protocollo ed esprimerà il suo parere consentendo di passare in tempi brevi alla fase di realizzazione.

Documenti

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Protocollo_qualita_urbana.pdf