©Daniele Domenicali
©Daniele Domenicali

Il quartier generale di Durst rappresenta un vero e proprio manifesto all'innovazione. La sostenibilità è alla base del progetto sviluppato dallo studio monovolume architecture+design a Bressanone in provincia di Bolzano. Si innalza verso il cielo attraverso una torre dai tratti armonici, con design traforato che richiama il tema della fotografia e della stampa digitale. Caratterizzata da sinuose forme organiche, la costruzione, che rappresenta l'ampliamento della sede storica centrale, è collocata di fronte all’edificio preesistente, al quale è collegata tramite un ponte al primo piano. Al piano terra, il basamento del nuovo complesso ingloba a nord i vecchi uffici amministrativi ristrutturati, mentre nella parte sud ospita l’ingresso con il foyer, il bar e i servizi. L’ampliamento accoglie inoltre un grande showroom, spazi per i laboratori, gli uffici direzionali, un auditorium e sale per le esposizioni. Un suggestivo giardino posto fra il nuovo edificio e la struttura esistente offre infine un’area all’aperto per il relax degli ospiti e del personale.

Il progetto per la sede Durst - ha spiegato l’architetto Patrik Pedó di monovolume architecture+design - sviluppa il concept dell’architetto Othmar Barth, che firmò il primo stabilimento secondo forme e tecnologie contemporanee, selezionate sia per garantire prestazioni energetiche rispondenti allo standard CasaClima, sia ridotti costi di manutenzione”.
Articolato prevalentemente su due sezioni sovrapposte di forma allungata e compatta, l’involucro architettonico stupisce per libertà espressiva ed eccellenza costruttiva: in prossimità dell’ingresso allo stabilimento, la composizione si innalza in verticale con una torre dalla silhouette morbida e leggera. Grazie al basamento trasparente che distacca il nuovo edificio Durst dal terreno, l’intero volume in ampliamento sembra così librarsi e fluttuare nell’aria come un foglio fresco di stampa, dove le numerose finestre di piccole dimensioni si propongono di rappresentare i pixel di un’immagine.

Per l’estetica del piano terra, la ricerca della massima linearità e trasparenza ha orientato le scelte progettuali verso i sistemi in alluminio Schüco per facciate. La progettazione delle facciate, a cura dell'azienda altoatesina Frener & Reifer, è stata sviluppata con un software di modellazione parametrico, che ha facilitato il passaggio delle informazioni tecnico-costruttive finalizzato all'installazione, realizzata dalla stessa F&R. L’elegante prospetto del basamento, che si sviluppa con continuità lungo un fronte esteso per circa 200 m, è stato realizzato con il sistema per facciate strutturali Schüco FW 50+ SG (Structural Glazing), abbinato a vetri a bassa trasmittanza termica. La soluzione ha consentito di ottenere un effetto uniforme della facciata grazie all’utilizzo di profili portanti visibili solo dall’interno, lasciando all’esterno solamente dei giunti molto snelli per un raffinato effetto tutto vetro.
Realizzato con sistemi costruttivi sostenibili - tra cui le strutture portanti in legno e l’involucro edilizio in vetro e alluminio - il nuovo headquarter Durst si distingue per i ridottissimi consumi energetici, a cui contribuiscono le porte in alluminio Schüco ADS 75.SI (Super Insulation) con i loro elevati valori di isolamento (fino a Uf = 1,7 W/m2K), nel segno di un’architettura rispettosa del delicato equilibrio dell’ambiente alpino.

Scheda Progetto
Committente: Durst Phototechnik AG
Progetto architettonico: monovolume architecture+design, arch. Patrik Pedó e arch. Juri Pobitzer
Progettazione facciate: Hans Landmann con Frener & Reifer
Project management: Pohl+Partner
Sistemi di facciata: Schüco
Facciate in alluminio: Schüco FW 50+ SG
Porte in alluminio: Schüco ADS 75.SI
Progettazione, produzione e posa in opera facciate: Frener & Reifer srl