Solai

Autore testo e disegno: Laura Buonanno e Pietro Copani

Nella realizzazione di un solaio di legno rilevante importanza è data alla scelta dell'essenza da impiegare; questa è prevalentemente condizionata dall'area geografica in cui si costruisce, quindi dalla relativa reperibilità e disponibilità del materiale. In Italia si utilizzano principalmente la quercia, il pitch pine, il castagno e l'abete.
Gli elementi lignei atti alla realizzazione di solai devono essere: rettilinei e integri; il tronco lavorato, con l'ascia o meccanicamente, è ridotto in tavolati.
Le caratteristiche di sforzo cui un solaio di legno è sottoposto sono di flessione semplice, in virtù del vincolo realizzato che deve essere l'appoggio. La sezione della trave varia in funzione dell'interasse della campata e dei carichi previsti (si considerano in genere sezioni di 40 - 50 cm per interasse di 3 - 8 m). Il rapporto dimensionale a e b della trave è dato dalla formula W = ab2/6, dove W, modulo di resistenza per la sezione rettangolare, è dato dalla relazione s = M/W dove s è il carico di sicurezza a trazione del legname e M è il momento flettente. In linea di massima il dimensionamento della sezione della trave maestra prevede un'altezza pari a 1/18 della luce e per i travicelli, generalmente quadrati, un lato pari a 1/24 della luce; questi rapporti sono in ogni caso da sottoporre a verifica.
 
Messa in opera
Gli elementi costituenti possono essere posti in opera da soli o composti.
In caso di luci elevate, non realizzabili con un unico elemento, si ricorre a travi composte; il sistema di giunzione, in questi casi, è di solito mascherato con tavolati di rivestimento continui.
Nel caso siano necessarie sezioni notevoli, non realizzabili con un unico elemento, si fa uso di travi gemellate, ossia travi solidarizzate per mezzo di congiunzioni.
Le travi sono inserite nella muratura per una profondità di circa 25 cm e, se necessario, sono fissate ad essa con chiavi di ferro; per una più uniforme ripartizione dei carichi può essere utile interporre uno strato di pietra, legno o cls. cementizio; e necessario al fine di evitare la formazione di muffe, che l'alloggiamento della trave nel muro sia adeguatamente areato. Un altro sistema di appoggio prevede l'uso di altre travi longitudinali, sostenute da mensole fissate alla muratura, dette barbacani; in questo secondo sistema la trave rimane esterna evitando così l'eventuale formazione di muffe.
Sopra le travi è posato un assito di tavole dello spessore di 2,5 - 4 cm, accostate o giuntate (a battente, a dente o a canale). In alternativa le tavole possono essere sostituite con ginelli o mezzi ginelli, sottili tronchi di castagno, accostati su cui viene steso un massetto di 5-6 cm di spessore di cls. magro di calce idraulica con ghiaietto fino o altro materiale inerte. L'assito può anche essere realizzato con tavelle laterizie, in questo caso l'interasse dei travetti sarà condizionato dalla lunghezza delle stesse.
La pavimentazione dovrà tenere conto dell'elasticità di questo tipo di solaio, dovranno quindi preferirsi materiali elastici o di piccole dimensioni in modo da assecondare i movimenti differenziali. 
 
Fonte testo:
R. Capomolla, S. Mornati, C. Vittori, Volte, solai e coperture, Roma 1995.