Si tratta per lo più di piccolissime imprese con fatturati inferiori al milione di euro (60,5%) e che occupano fino a 9 dipendenti (56,5%), ma grazie a loro, la produzione industriale delle pmi italiane subirà una rivoluzione irreversibile. Sono le imprese del mondo della stampa 3D, che secondo quanto rileva l’Osservatorio 3DPrint Hub realizzato da Senaf - in vista di 3DPrint Hub, l’evento che, dal 5 al 7 marzo 2015 in fieramilanocity, farà incontrare la stampa 3D e il mondo produttivo - vedono in questa tecnologia una soluzione che avrà un’alta diffusione a livello industriale (secondo il 96,2%) e sarà destinata a cambiare per sempre il modo di produrre, integrando gli attuali processi.

Ed è proprio grazie alla sua versatilità e capacità di creare prototipi e prodotti personalizzabili in tempi rapidi e a costi limitati che la stampa 3D ha conosciuto una diffusione rapidissima, con una crescita del mercato che pare inarrestabile: per circa otto addetti su dieci, infatti, il mercato crescerà ulteriormente. In questo contesto positivo le aziende non possono che dirsi complessivamente soddisfatte del proprio andamento aziendale attuale (97,7%): sul fronte dei fatturati infatti oltre la metà delle aziende dichiara nel 2013 un incremento, rispetto agli ultimi tre anni, e per quasi tre su dieci il fatturato è rimasto stabile. Un andamento che si conferma positivo anche per il 2014, con un terzo che prospetta una chiusura nel segno della stabilità e oltre sei su dieci una crescita; solo il 7,1% si aspetta un calo. L'export risulta una componente fondamentale per molte delle imprese del comparto (78,6%) anche se con entità diversa: se per il 19% l'estero genera meno del 10% del fatturato e sempre per un 19% questa percentuale oscilla tra l'11% e il 25%, per ben il 40,4% essa supera il 45%.

Anche per quanto riguarda i livelli occupazionali il trend è positivo: se il 48,4% nel 2013 non ha visto variare il proprio numero di addetti, è ben il 41,9% ad aver assunto.

Un settore, quello della stampa 3D, in continua evoluzione in cui si susseguono con velocità incalzante cambiamenti tecnologici importanti, che obbligano le imprese a puntare necessariamente sull'innovazione: nel 2014, infatti, circa un terzo delle imprese ha destinato tra l’1% e il 15% dei propri ricavi in R&S, mentre oltre metà ne ha investito una quota che oscilla tra il 16% e il 45%. Anche la formazione dei propri dipendenti si rivela un asset fondamentale: se il 43,4% dedica fino a 20 ore di aggiornamento, ben il 43,3% arriva a prevederne oltre 40.

L’indagine è stata condotta da GRS Ricerca e Strategia su 230 contatti di aziende del settore della stampa 3D utilizzando i metodi CAWI (Computer Assisted Web Interviewing) e CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing). È stato raccolto un campione di 50 risposte. L’indagine si è svolta nel primo semestre 2014.

  

3DPrint Hub: Progettazione, Design, Produzione con la stampa 3D!

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