Proposta di viaggio in USA: Alla scoperta di Pittsburg & Chicago

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Pittsburg & Chicago

Nessuno sa per certo quando i nativi americani si siano stabiliti nella regione di Chicago, ma le prime testimonianze risalgono al 1000 d.C. alla fine del XVII secolo, tra le molte tribù ormai stanziate nell'area, la più potente era quella dei Potawatomi. Nel 1673 gli indiani guidarono l'esploratore canadese Louis Jolliet e il missionario Jacques Marquette al Lago Michigan passando per il Fiume Chicago. I due vennero a sapere che gli indiani della zona chiamavano 'Checaugou' il territorio intorno alla foce del fiume, dal nome dato all'aglio selvatico (alcuni sostengono che si trattava di cipolle) che vi cresceva.
Dopo la guerra d'indipendenza, gli Stati Uniti concentrarono sempre più l'attenzione sulla vasta frontiera occidentale. La posizione di Chicago sul Lago Michigan era ideale per il governo che intendeva creare un insediamento permanente nella zona e, nel 1803, sulla sponda meridionale del Fiume Chicago fu costruito Fort Dearborn. Chicago divenne città nel 1833, quando aveva una popolazione di 340 abitanti. In appena tre anni il mercato immobiliare locale fu investito dalla speculazione sulle aree, e il prezzo di appezzamenti che erano stati venduti per US$ 33 nel 1829 salì a US$ 100.000. Il rialzo dei prezzi fu alimentato dall'avvio della costruzione del Canale Illinois e Michigan, una via d'acqua interna che collegava i Grandi Laghi con il Fiume Illinois e quindi con il Fiume Mississippi e New Orleans. Il gran numero di lavoratori richiamati dalla costruzione del canale fece aumentare la popolazione di Chicago.
Il canale fu aperto nel 1848 e le navi mercantili cominciarono a solcare il Fiume Chicago dopo aver fatto rotta dai Caraibi a New York. Uno dei principali enti finanziari della città, il Chicago Board of Trade, fu istituito dagli agricoltori dell'Illinois perché si occupasse della vendita delle granaglie che, grazie al canale, avevano notevolmente aumentato la loro penetrazione nei mercati orientali. La costruzione della ferrovia diede un nuovo lavoro agli operai che avevano terminato la costruzione del canale. Nel 1850 fu completata una linea tra Chicago e Galena, nell'Illinois occidentale, per servire i coltivatori di cereali. Un anno più tardi l'Illinois Central Railroad ricevette in concessione dalla città di Chicago il terreno per posare i binari a sud della città. Fu la prima ferrovia nata con un'assegnazione di terra. Mediante concessioni analoghe, i binari s'irradiarono da Chicago in tutte le direzioni. La città divenne rapidamente il principale snodo d'America delle linee ferroviarie merci e passeggeri, posizione che avrebbe mantenuto per i successivi cent'anni.
Come ogni altra città del nord, Chicago trasse vantaggio dalla guerra civile che favorì lo sviluppo delle sue acciaierie e delle fabbriche manifatturiere e fornì alle ferrovie e al canale una gran quantità di merci da trasportare. Nel 1865, l'anno in cui la guerra finì, avvenne qualcosa che avrebbe profondamente influenzato la città nel secolo successivo: nel South Side fu aperta la Union Stockyards, che unificò le diverse attività concernenti la carne, prima sparse in tutta la città. La rete ferroviaria di Chicago e la comparsa dei vagoni frigorifero consentirono di portare la carne a est fino a New York, stimolando lo sviluppo di questo comparto. All'inizio del secolo la popolazione di Chicago aveva raggiunto all'incirca i 2 milioni di abitanti. L'8 ottobre 1871 Chicago fu invasa dalle fiamme, che iniziarono ad avvampare appena a sud del centro cittadino. I risultati furono devastanti, anche se le cause dell'incendio sono ancora incerte. L'incendio continuò per tre giorni, uccidendo 300 persone, distruggendo 18.000 edifici e lasciando 90.000 senzatetto.
Eletto sindaco nel 1933, Ed Kelly rafforzò l'influenza del partito democratico in città; egli fu anche l'inventore del 'meccanismo' che per cinquant'anni condizionò la vita politica locale. I politici distribuirono migliaia di posti di lavoro e i nuovi assunti, in cambio, promisero di rieleggere i loro benefattori. Questo meccanismo raggiunse il massimo della sua efficacia con l'elezione di Richard J. Daley, che fu confermato sindaco per ben cinque volte e rimase in carica fino alla morte, avvenuta nel 1976.
Nel 1971 venne chiuso l'ultimo recinto per il bestiame. Cessarono l'attività anche fabbriche e acciaierie, oppure furono trasferite alla periferia di Chicago o a sud degli Stati Uniti, dove tasse e salari erano inferiori. Per un decennio vi fu un radicale cambiamento dell'economia che erose le fondamenta su cui era fondata l'industria cittadina. Ma, sempre negli anni '70, si verificarono due fatti significativi per il futuro di Chicago. Nel 1974 fu inaugurata nel Loop la Sears Tower, il grattacielo più alto del mondo (a quell'epoca) e la ripresa nell'ambito finanziario, legale e in altri settori creò migliaia di nuovi posti di lavoro altamente redditizi. L'anno seguente venne aperto, nel cuore di Chicago, il centro commerciale Water Tower Place e i fautori dello sviluppo iniziarono a comprendere che l'ambiente urbano costituiva di per sé un'attrattiva.
Nell'autunno del 1982 esponenti di spicco della comunità afroamericana riuscirono a far eleggere il primo sindaco di colore, Harold Washington, appartenente alla corrente riformista. Gli anni compresi tra il 1983 e il 1987 furono segnati da forti scontri sul piano politico e sociale che, sotto turpi sottintesi razziali, lasciavano emergere il rifiuto della vecchia guardia a cedere il potere di conferire onori, assegnare cariche, dare impieghi, a un sindaco riformista. Per ironia della sorte quando Washington, sette mesi dopo essere stato rieletto, morì nel 1987, lui e i suoi sostenitori stavano appena cominciando a godere i frutti di quel meccanismo clientelare che un tempo avevano combattuto.
Nel 1989 fu eletto sindaco Richard M. Daley, il figlio di Richard J. Daley. Dotato anch'egli di uno straordinario intuito politico, R. M. Daley ha dimostrato di essere ancora più abile del padre nel creare unità fra le diverse forze politiche. È riuscito a consolidare la sua posizione alla guida della città dimostrandosi addirittura più lungimirante rispetto a Daley senior. Oggi i parchi sono molto più puliti e sicuri di un tempo e le scuole, che erano ritenute le peggiori del Paese, sono notevolmente migliorate. Una nuova generazione di professionisti sta scoprendo le gioie del vivere in città e, fra queste, la vivace vita culturale e sociale di Chicago. La città ha beneficiato di miliardi di dollari di investimenti privati, e la sua base economica diversificata le ha consentito di affrontare meglio di altri centri degli Stati Uniti la recessione dei primi anni '90.
Chicago è oggi il secondo centro industriale degli USA e, con le cinquanta e più lingue parlate nelle sue strade, è una delle città più multietniche del mondo. I suoi architetti che hanno sfidato e grattato il cielo, W. Le Baron Jenney, L. Sullivan, M. Roche, W. Holabird, Mies van der Rohe, per citare i principali, ne hanno fatto un vero e proprio museo all'aperto dell'arte del XX e del XXI secolo. In costruzione è il 7 South Dearborn, il grattacielo alto 472 m (112 piani), progettato dallo studio Skidmore Owings & Merrill LLP.

Accompagnatore culturale: architetto Maurizio Caroselli
Maurizio Caroselli, nel 2005 ha iniziato l’attività professionale all’interno dello studio UdA Urban Design Architects, di cui è stato co-fondatore rimanendo sempre in contatto ed in collaborazione artistica con il gruppo di architetti di Milano dello studio la Fucina, nata da una idea di laboratorio permanente, che ha messo al centro della ricerca la contaminazione tra arte ed architettura, in costante rapporto con lo studio d’Ars di Milano con l’architetto Gino Salatino e la Fondazione Libero Ferretti;
PhD in Luoghi e tempi della città e del territorio, conseguita presso la Università degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Ingegneria Civile,Architettura, Territorio e Ambiente DICATA; Tutor al corso di Laboratorio di Costruzione dell’Architettonica presso la Facoltà di Architettura Ambientale sede di Piacenza del Politecnico di Milano e Tutor al corso di Laboratorio di Progettazione Urbanistica – analisi degli Ambienti Costruiti presso la Facoltà di Architettura sede di Piacenza del Politecnico di Milano.
Già docente del corso di Analisi dei Sistemi Urbani e Territoriali presso il Politecnico di Milano – Facoltà di Architettura Ambientale Sede di Piacenza, è consulente esterno con l’incarico per il progetto delle fermate del trasporto pubblico di Piacenza presso Tempi Agenzia; Docente presso l’ISAD- Istituto Superiore di Architettura e Design di Milano.
Ha pubblicato presso la casa editrice Maggioli Clup nel 2011il libro, Architettura delle fermate del trasporto collettivo, nel 2008 prefazione al libro, il Mulino ad acqua “ Un sistema storico diffuso come risorsa per il territorio dei laghi varesini”, e Urban & Mobility, concept-book per l’analisi del trasporto pubblico di Piacenza, nel 2006 il libro,” Modello, medium progettuale e strumento di comunicazione”, scritto in collaborazione con l’Arch. Stefano Prina. Ha partecipato ad esperienze artistiche con un gruppo di pittori/architetti del “gruppo Utopia” a mostre collettive a Venezia, Ancona e Roma, oltre che Milano.

 

 

“dobbiamo sognare altrimenti le cose non succedono”


(Oscar Niemeyer)


“Il passato non ritorna. Sono importanti la continuità e la conoscenza perfetta della propsia storia”


(Lina Bo Bardi)