Intervista – Christian Sieger ci racconta la nuova dimensione dell'interior design, tra richiami al passato e spirito creativo

Da Sieger Design, che da oltre due generazioni crea beni di lusso per Dornbracht, Duravit, Alape, Ritzenhoff e WMF al nuovo marchio Sieger, che concretizza l'esperienza maturata negli anni da Christian e Michael Sieger, il passo è stato quasi d'obbligo.
Dal padre Dieter, noto architetto e designer, i due fratelli hanno ereditato l'amore per i materiali pregiati e la perfezione stilistica.

La loro dimora è il castello barocco di Harkotten, vero e proprio motore della vena creativa, il luogo “del cuore” dove vivono con le famiglie ma anche una casa-museo frequentata da nomi importanti del design internazionale. Christian Sieger, impegnato dall'età di 25 anni a sviluppare la divisione PR e marketing dell'azienda, ci ha raccontato la dimensione del design contemporaneo, tra qualità estetica e funzionalità pratica.

Cos'è il lusso oggi?
«Il lusso ha molti aspetti diversi, è qualcosa che non riguarda solo i materiali ma anche il tempo che un artigiano impiega a realizzare un prodotto. I nostri sono tutti articoli fatti a mano e quindi davvero unici, ottenuti con lavorazioni particolari, tanto che è difficile stabilire il confine che separa arte e artigianato. Nel lusso c'è anche un pizzico di follia, significa essere indipendenti dalle mode correnti e potersi permettere di fare scelte fortemente individuali. Lusso è sapersi prendere del tempo, assaporare il piacere intimo di accarezzare la sottile superficie di un pezzo in porcellana realizzato a mano.
Ignorare le convenzioni può dare gioia e l'eccentricità può essere la regola: il design allora si svincola da standard prestabiliti e libera la sua capacità di osare».

Come vi siete avvicinati al design di lusso?
«Nel momento in cui sentiamo il bisogno per noi stessi di qualcosa che non troviamo in un mercato sempre più condizionato dalla serialità, allora cerchiamo di realizzare questi prodotti che, inizialmente, nascono sempre per noi. Viviamo in un'era tecnologica ed il lusso è anche saper guardare ai bei tempi del passato, quando le creazioni erano uniche e di altissimo livello qualitativo. La nostra scommessa creativa sta nel riuscire a radicare la consapevolezza del valore della tradizione in una dimensione fortemente contemporanea. La modernità e il fascino del nostro marchio sono dovuti alla capacità di osare di Michael, di saper fondere funzionalità e divertissement. La sua concezione estetica, che non prescinde mai dalla funzionalità che deve avere un oggetto, si incarna in colori e forme sorprendenti, combinando rigore tedesco con una passione tutta mediterranea per la vita».

Quali sono i valori che caratterizzano questa dimensione?
«La qualità è l'anima di un prodotto e si raggiunge con il binomio funzionalità perfetta ed estetica emozionale. La qualità è sinonimo di affidabilità ed è ciò che rende cari gli oggetti di uso quotidiano, è l'elemento che trasforma un acquisto in qualcosa da tramandare.
Anche l'aspetto culturale è importante perché la cultura si focalizza sull'essenzialità e trascende dall'effimero. Nel design tutto questo si traduce in un linguaggio formale chiaro e semplice, dove i prodotti celebrano i propri orizzonti culturali attraverso la cura esasperata dei dettagli, frutto di un accurato processo di selezione. Per esempio, le linee di porcellana per la tavola introducono la cloche (l'antico coperchio per ogni piatto, ndr) che, rivisitata in chiave moderna, può fungere da ciotola e può essere combinata con piatti piani e coppe cilindriche o rotonde. Abbiamo realizzato un insieme quanto mai versatile di formati, geometrie e dimensioni che si integrano con grande precisione dando vita ad una possibilità quasi infinita di combinazioni per interpretare la tavola in modo creativo concedendosi il piacere del gioco. Anche il nostro marchio è questione di stile, il logo non è ostentato ma sempre discretamente nascosto, come si usava una volta».

La vostra ricerca nel creare oggetti esclusivi viene anche da una precisa richiesta del mercato?
«Il lusso deve farsi espressione di un bisogno. Il design reinventa le esigenze delle persone riservando loro tutta l'attenzione che meritano perché il lusso gratifica e caratterizza chi lo sa scegliere. Il mercato del lusso è in crescita, i brand di successo sono diversi, si può acquistare lo stesso articolo griffato ovunque nel mondo. Per noi è diverso, essere "piccoli" è la nostra debolezza ma anche la nostra forza perché proponiamo un gusto che valorizza creativamente l'individualità».

Il vostro è quindi un mercato di nicchia?
«Abbiamo investito personalmente negli ultimi due anni per sviluppare questo nuovo marchio e le nuove linee che presentiamo. Il nostro lavoro ci piace e giriamo il mondo per conoscere personalmente i nostri rivenditori, sono curioso e interessato a capire chi acquista i nostri prodotti per poi rivenderli. Per il futuro vogliamo allargare il brand, sempre con articoli di alta qualità. La nostra sfida è di essere molto individuali e di produrre piccole quantità. Alcuni oggetti, come quelli più preziosi in oro, saranno in edizioni limitate».

Da circa 20 anni progettate anche per il mondo del bagno: quanto spazio c'è per il lusso in questo settore?
«Certamente la stanza da bagno si sta trasformando in un living dove troviamo non solo funzionalità ma anche oggetti ricercati, quadri alle pareti, e questo è lusso. Il bagno si amplia come superficie, diventa un luogo dove si trascorre sempre più tempo per il relax. La nostra idea del bagno è quella di una "spa", circondati da acqua, luci, suoni, forme e materiali particolari, come nel progetto realizzato per Dornbracht. Gli oggetti per la casa che presentiamo oggi, vasi o ciotole dove disporre spezie profumate, possono comunque trovare posto anche nel bagno».