©Andrés Otero

Il Faloria Mountain Spa Resort riapre al pubblico completamente rinnovato grazie al progetto dell’architetto Flaviano Capriotti, ponendosi come punto di riferimento nel panorama alberghiero dell’intero arco alpino. Un importante ampliamento strutturale, 13 nuove camere, una SPA di oltre 1.000 metri quadri e un ristorante gourmet offrono agli ospiti ambienti che coniugano modernità e tradizione.
Capriotti ha sviluppato un linguaggio estetico in armonia con il contesto paesaggistico. I materiali scelti sono quelli tipici dell’architettura locale: la pietra dolomia, il larice spazzolato, gli imbotti in panno di lana, le maioliche color blu-verde che richiamano l’acqua dei laghi di montagna. Tutti elementi che vengono riletti dal progettista in chiave contemporanea dando vita a un design hotel all’insegna di comfort ed esclusività. L’ospite del Faloria Mountain Spa Resort si trova così inserito in un percorso percettivo dell’identità naturale dei luoghi, godendo di un ambiente che offre le tecnologie più avanzate per un comfort funzionale e d’atmosfera.
Il progetto ha visto non solo la riqualificazione estetico/funzionale di tutta la struttura, ma anche un significativo ampliamento con l’innesto di un nuovo corpo centrale: un volume dal carattere contemporaneo, adibito alla funzione di accoglienza. Al suo interno trova spazio oltre alla reception, anche la nuova Lounge con bar e stufa in maiolica, ispirata alla tradizione della casa ampezzana, nella quale gli imbottiti, tutti su disegno, presentano i toni caldi tipici della montagna. Una grande parete di pietra dolomia a spacco “opus incertum” separa la Lounge dal Bistrot che, con 40 posti a sedere, è uno spazio raccolto e discreto, studiato per accogliere gli ospiti dalla colazione alla cena. Anche qui i materiali sono la pietra dolomia e il larice, con sedute tipiche, ma rivisitate in chiave contemporanea.

Le nuove camere - divise tra Classic Room, Deluxe Room, Junior Suite, Comfort Suite e Faloria Suite - offrono agli ospiti ambienti ampi e luminosi, dalle cui finestre è possibile godere di una vista incantevole sulle Dolomiti. Ricche di dettagli pensati per accogliere senza imporsi, presentano tonalità calde e un delicato sapore domestico, grazie a elementi come il parquet e la boiserie in larice spazzolato o le testate dei letti in lana imbottita con disegni della botanica classica della flora alpina. Gli armadi sono divisi per un uso di coppia più confortevole, con la parte centrale dedicata al make-up. I bagni, interamente rivestiti in pietra dolomia levigata, sono divisi in 3 parti: lavabo, sala doccia e vasca, locale wc e bidet.

Uno dei dettagli che aggiunge personalità alla struttura è la ricerca fatta sul tema botanico alpino. L'architetto Capriotti ha infatti selezionato dall'atlante Florae Austriacae del botanico settecentesco Nikolaus von Jacquin, 10 fiori tipici delle dolomiti che sono stati riprodotti da Rubelli sulle testate imbottite dei letti e in altri elementi dell'albergo. Il tema botanico è infatti una sorta di filo conduttore che tocca anche SPA, ambienti comuni e ristorante per generare un racconto visibile e leggibile all'interno dell'albergo.
Vero e proprio gioiello del Faloria Mountain Spa Resort è la nuova Area SPA, la più ampia dell’intero arco alpino. Oltre 1.000 mq di superficie, dove godere di un percorso wellness completo con piscina semi-olimpionica, sauna, fontana di ghiaccio, calidarium, vitality pool, aree relax e sale per trattamenti privati. La Spa offre un’esperienza sensoriale ed emotiva, dedicata a toccare tutti i livelli di percezione: visivi, tattili, olfattivi ed emotivi per una vacanza rigenerante. Unica nel suo genere per dimensione e caratteristiche strutturali è la grande piscina: lunga 25 m con tre corsie, è adatta anche ai nuotatori professionali. La vasca è rivestita in maioliche color blu-verde, che ricorda il colore dei laghetti alpini di cui Cortina è ricca. Arricchita di un lucernario e di una grande parete vetrata con profili in bronzo, dal suo interno si può godere la vista del monte Faloria e accedere al giardino esterno sul quale si sviluppa la parte esterna della vitality pool, che essendo climatizzata può essere utilizzata anche sotto la neve. La vitality pool si sviluppa anche all’interno, in un’area studiata appositamente per la quiete e il relax. Le alcove e la zona di relax a bordo vasca, angoli intimi ed eleganti, hanno pareti rivestite in doghe di larice sabbiato.

Il Faloria Restaurant, con 70 coperti, è il cuore di un rinnovato rapporto tra struttura e contesto. Ospitato all’interno di un suggestivo padiglione vetrato gode infatti di un suggestivo panorama sul monte Croda da Lago su un lato e sul trampolino olimpionico del 1956 dall’altro. Il soffitto originale, restaurato a cassettoni in larice, e i pannelli intrecciati in vimini, creano un’atmosfera elegante e raffinata. Il ristorante è completato da un’affascinante “Stube” - il centro della casa tradizionale ampezzana -, realizzata con boiserie antiche, e da un grande tavolo da 10 persone, posto in una saletta riservata. In cucina, lo chef Antonio Cennamo propone un inedito connubio tra tradizione mediterranea e proposte locali, il cui fil rouge è l’eccellenza delle materie prime.
I materiali selezionati per il progetto sono a Km zero, come la pietra Dolomia - proveniente dalle cave della val Belluna, utilizzata da secoli per le costruzioni dolomitiche – o il legno di larice, che scandisce pressoché ogni ambiente ed è il materiale tipico delle costruzioni Ampezzane. Gli arredi stessi, tutti prodotti su disegno, sono stati realizzati da artigiani locali; le maioliche utilizzate per la piscina, per la SPA e per il grande camino, sono prodotte a campione con smalti di vetro di Murano da una piccola manifattura veneta tra le province di Vicenza e Padova.

Il giardino esterno è stato oggetto di un importante intervento mirato a creare un'oasi di privacy e relax. Il progetto prevede l'uso di piante ed essenze autoctone ed è articolato per consentire agli ospiti di poter godere della natura circostante attraverso percorsi per scoprire le ricchezze della natura Ampezzana.