musei – Cracovia, Polonia. All'interno degli ex-impianti produttivi della fabbrica Schindler, è sorto un unovo impianto museale destinato all'arte contemporanea.

Qualcuno ha detto che il passato è un'opportunità per cambiare il futuro. Nonstante risulti spesso difficile da credere, in questo caso l'amministrazione pubblica di Cracovia ha saputo cogliere al volo l'opportunità che si è presentata. La fabbrica Schindler è diventata famosa nel dopo-guerra grazie al coraggio del suo proprietario, Oskar Schindler, che nel perdiodo bellico ha salvato la vita di oltre 1.100 ebrei dal genocidio nazista. In quegli stessi luoghi, testimonianza di tanta sofferenza ma portatori di una carica di speranza nei confronti del futuro, è sorto il Mocak - museum of contemporary art in kracow - il nuovo museo della città di cracovia, ideato come "cappello" contemporaneo di quelle preesistenze così cariche di significato.

Il progetto
Posizionato a fianco dello storico cancello della fabbrica, sulla via Lipowa, l'ingresso del nuovo complesso museale accoglie il visitatore con un muro in grado di condurre lo sguardo verso il fronte sud dell'edificio; costruito in fibrocemento color antracite, il muro è la continuazione della parete perimetrale interna della sala espositiva al piano terra, completamente visibile dal passaggio esterno. L'impianto museale si "appoggia" agli edifici industriali presenti, condividendone la tipica copertura a shed, che sembra quasi diventare simbolo del progetto; la nuova struttura, presenta comunque un'autonomia strutturale e impiantistica dalle preesistenze e le coperture dei nuovi padiglioni sono costituiti da una struttura metallica portante e un manto coibentato in zinco-titanio nero che convive con la copertura esistente. L'assetto espositivo è concepito come un agglomerato dilatato, una successione di stanze disposte su più livelli, con un'attenzione a non superare le altezze degli edifici esistenti. Per garantire una migliore fruizione delle opere d'arte, le sale sono concepite come aule dalla grande luce, grazie alla struttura in calcestruzzo e acciaio. Il complesso è chiuso da una serie di funzioni connesse al museo vero e proprio, e si compone di: una hall, posizionata alla fine di una rampa di 30 cm di altezza che conduce alla nuova "piazza interna" e che connette tutte le funzioni interne; una serie di residenze e di ateliers per gli artisti che collaborano con l'ente museale e che si potranno servire di una biblioteca interna. Un attenzione particolare è stata data al magazzino per lo stoccaggio dei materiali e delle opere d'arte, posizionato anch'esso su due livelli e collegato con tutte le sale espositive e con il laboratorio di restauro, per permettere una migliore logistica di allestimento. Al livello più alto del complesso sono presenti gli uffici amministrativi, anch'essi collegati con le sale espositive, e con il magazzino. 


scheda progetto

Luogo: Cracovia, Polonia

Committente: Comune di Cracovia

Progettista: Claudio Nardi con Leonardo Maria Proli

Progetto strutture: Ing. Czeslaw Hodurek

Progetto elettrico: ElektriMont Sp. z o.o.

Impresa di costruzione: WARBUD SA

Progetto impianti sanitari: TW Engineers Sp. z o.o.

Superficie costruita mq: 9000

biografia

Scarica il file:
profilostudio.pdf