internazionalizzazione – Negli Emirati Arabi il valore dell'industria delle costruzioni nel 2013 ha superato i 40 miliardi di dollari, con un tasso di crescita annuo del 4,5%.

Per comprendere meglio quali sono le reali opportunità estere per i nostri professionisti tecnici, abbiamo approfondito il tema con Silvia Lelli, responsabile Servizi di Internazionalizzazione, con riferimento specifico ai settori architettura, edilizia, design, interior design e mercati luxury, che presso la società di consulenza Diemme Consulting svolge un ruolo di accompagnamento per attività di business all'estero, in particolare nei Gulf Countries (Bahrein, Kuwait, Oman, Qatar, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti). «Il mio ruolo è accompagnare all'interno di una missione imprenditoriale i professionisti che hanno manifestato un interesse molto forte per questi Paesi - ha spiegato Silvia Lelli -: il mercato è molto ricco e si muove in modo molto repentino. L'imprenditore deve, di conseguenza, essere più che veloce e mirato, operare indagini accurate per capire se il servizio o il prodotto offerto ha vere potenzialità. In base alla mia esperienza posso certamente confermare che si tratta di aree molto attive, con Governi desiderosi di investire in modo massiccio per ricostruire e costruire ex novo, accogliendo professionalità in grado di offrire la propria idea, intelligenza, expertise e passione in un ambiente in rapido sviluppo».

Lo scorso novembre, Dubai ha ricevuto da parte del Bei, Bureau des Espositions Internationale, l'assegnazione per ospitare il World Expo 2020 (dal 20 ottobre 2020 al 10 aprile 2021). Il tema proposto dall'emirato, prima città del Middle East ad accogliere un evento di tale portata, è "Connecting minds, creating the future" in un'interconnessione tra mobilità Smart ed efficiente, sostenibilità ambientale e opportunità per sviluppare nuovi modelli economici innovativi. «I tanti progetti per il World Expo 2020 si muovono proprio sui temi dell'ecosostenibilità - ha evidenziato Lelli - e riflettono la volontà delle famiglie degli Emiri di investire in modo massiccio nella progettazione Green e attenta all'ambiente. Questi Paesi stanno effettuando un vero e proprio salto culturale, cercando di trasformare le proprie città in capitali della cultura e della bellezza. Ad Abu Dhabi, per esempio, il 2 dicembre 2015 sarà inaugurato il museo Louvre e si sta progettando anche il Guggenheim. Doha è caratterizzato da una forte tensione al fattore culturale e si è inventata la Qatar Museum Authority, che asserisce alla Qatar Foundation, per lo sviluppo e la promozione di progetti architettonico-artistici, musei e gallerie d'arte molto importanti. Il settore delle costruzioni, delle infrastrutture, dell'arredamento è una vera manna per gli architetti e gli ingegneri che sanno interpretare le richieste locali».
 
Secondo i dati del Bmi, Business Monitor International, a Dubai nella prima metà del 2013 i comparti dell'immobiliare e delle costruzioni hanno contribuito per il 21% alla crescita del Pil dell'Emirato. Nel complesso, il valore dell'industria delle costruzioni negli Emirates nel 2013 ha superato i 40 miliardi di dollari, con un tasso di crescita annuo del 4,5%. E c'è una forte volontà di puntare ancora molto su questo settore: proprio recentemente, infatti, è stato annunciato un ulteriore piano quinquennale di investimenti pari a 330 milioni di Dhiram, equivalenti a circa 85 milioni di dollari, per progetti di sviluppo sociale, sanità, istruzione, infrastrutture di trasporto ed edilizia residenziale. Oltre 2,7 miliardi di dollari, inoltre, saranno investiti per la ricostruzione di 12.500 unità abitative realizzate prima del 1990, mentre per il World Expo 2020 il piano di investimenti ammonta a 6,9 miliardi di dollari per la costruzione del sito che ospiterà la manifestazione e per il potenziamento delle infrastrutture.

«In questi Paesi si vanno a creare rapporti confidenziali molto stretti - ha sottolineato Lelli -. L'imprenditore che decide di investire in questi mercati, che sia nel settore dell'architettura, dell'ingegneria, del design o dell'arredo, deve capire soprattutto il luogo. Il Middle East è particolare, deve esserci una passione per queste zone, è necessario comprendere la cultura locale, senza dimenticare che la maggior parte della popolazione è di religione musulmana e rispetta certi ritmi e valori. È necessario ascoltare prima di tutto: l'arabo desidera conoscere molto bene i professionisti con cui vuole avere a che fare; inoltre emiri e sceicchi prediligono trattare con l'alta dirigenza, poiché mantengono tuttora un grande rispetto per le gerarchie».

Ecco in sintesi le molteplici iniziative in progetto per i prossimi anni a Dubai e Abu Dhabi:

  • il nuovo progetto di sviluppo quinquennale (da 85 milioni di dollari) varato a Dubai in previsione di World Expo 2020, che riguarda anche l'edilizia residenziale;
  • il piano di rafforzamento dell'offerta alberghiera a Dubai, che prevede un investimento di 7 miliardi di dollari
  • per un totale di 80.000 nuove stanze di albergo;
  • ampi progetti di sviluppo strutturale di tutta l'area U.A.E., che prevedono:
  • costruzione dell'isola "Blu Water Island" (progetto del valore di 6 miliardi $), che ospiterà il "Dubai Eye";
  • la ruota panoramica più grande al mondo;
  • Dubai Water Canal, che, passando nel cuore di Dubai, collegherà la città direttamente al Golfo Arabico;
  • Dubai Adventures Studio;
  • la costruzione del distretto culturale "Saadiyat Island" al largo delle coste di Abu Dhabi, dove verranno inaugurati il Louvre Abu Dhabi ed il Guggenheim Abu Dhabi;
  • la realizzazione, sempre nelle vicinanze di Abu Dhabi, di Masdar City, il primo sito al mondo totalmente ecosostenibile, che ospiterà circa 40.000 persone.

Per il Qatar si prevede, invece:
 

  • la costruzione di 9 nuovi stadi in previsione della World Fifa Cup 2022, per un investimento di 4 miliardi di dollari;
  • la costruzione del nuovo aeroporto di Doha, per un investimento di 14 miliardi di dollari;
  • il nuovo porto commerciale di Mesaieed, a sud di Doha (7.5 miliardi $);
  • il Qatar Integrated Railway Project, che prevede la realizzazione di 4 nuove linee metropolitane, linee tramviarie e autostrada veloce;
  • il Friendship Causeway, il ponte più lungo del mondo (40 km), che unirà Qatar e Bahrein;
  • il progetto di espansione turistico - commerciale a "The Pearl Island" (7.600 ville e appartamenti di lusso)
  • e 4 marine costruite secondo i parametri di ecosostenibilità;
  • il progetto di espansione turistico - commerciale "Lusail City", una città di 38 km quadrati tutta da costruire, (attualmente si sta lavorando sulle infrastrutture).