Lo scorso marzo il Gruppo 24 ORE ha organizzato il secondo Forum Architetture per la Sanità, un appuntamento rivolto a tutti coloro che operano nel settore delle infrastrutture sanitarie, con l'obiettivo di analizzare azioni e strategie per migliorare l'efficienza e aumentare il risparmio energetico delle strutture sanitarie.
Il forum è stato un'occasione per creare un ampio confronto tra i rappresentanti delle istituzioni e gli operatori di riferimento del settore.
La quarta e ultima parte del secondo forum Architetture per la Sanità ha portato l'attenzione dei partecipanti sui nuovi strumenti di finanziamento e su alcuni dei casi di maggior successo presenti sul territorio italiano. È stato infine presentato il caso progettuale del nuovo Ospedale Maggiore Policlinico di Milano.
Fabio Amatucci, Università del Sannio e CERGAS Università Bocconi
"Tra i casi di project finance nell'ambito della sanità ci sono da segnalare casi di eccellenza prevalentemente in Lombardia, tra cui: l'Ospedale Niguarda, l'Ospedale di Vimercate e quello di Legnano. Altri casi di successo degni di nota possono essere gli interventi di Empoli e di Cagliari. Su circa 90 operazioni di applicazione del finance project queste sono sicuramente le più importanti.
La durata della fase iniziale del project è piuttosto lunga e sia parla di circa 3/5 anni tra studi di fattibilità e bandi di gara e considerando la giovane età dello strumento, i casi di successo documentati sono ancora pochi.
Riteniamo che il project finance sia uno strumento molto utile per la realizzazione di strutture di grande complessità e se confrontato con altri strumenti di realizzazione più tradizionale, si rivela essere un'operazione di successo in termini di tempi, di qualità della progettazione e realizzazione e di gestione di tutta l'operazione…"
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Giovanni Lavarra, studio di architettura Barreca & Lavarra
"Dopo una lunga discussione, durata anni, nel 2007 la fondazione Ospedale Maggiore ha deciso di confermare e il progetto di rinnovamento delle strutture già esistenti. Nello stesso anno il gruppo di progettazione di cui facciamo parte ha vinto il concorso internazione ed è iniziato il lavoro di stesura del progetto definitivo che ha previsto la demolizione di 11 padiglioni ormai desueti e inefficienti e la loro sostituzione con un solo unico edificio.
L'idea è quella di mantenere il contatto che il Policlinico ha sempre avuto con la città di Milano e fornirgli strumenti avanzati per affrontare il suo 7° secolo di vita.
Il progetto è stato avviato circa due mesi fa con le prime demolizioni e per il 2014 è prevista la costruzione vera e propria del nuovo edificio…"
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Gianandrea Barreca, studio di architettura Barreca & Lavarra
"L'edificio del Policlinico di Milano è molto semplice dal punto vista progettuale e delle forme ma non dal punto di vista dei contenuti.
È stato pensato seguendo tre semplici azioni: alzarsi da terra per garantire il passaggio del tessuto urbano, contenere in uno spazio definito e centrale tutte le parti legate alle sale operatorie e le parti più delicate, ed erigere due stecche parallele che si elevano per diversi piani e che conterranno le degenze.
La semplicità formale è stata determinata dalla voglia di creare un unico edificio, composto da parti distinte e collegate tra loro ma che possano morfologicamente inserirsi nel contesto. Il disegno della pelle dell'edificio distingue la parte delle sale operatorie dalle lame laterali, per identificare le parti che si confrontano con il contesto in maniera differente.
La parte centrale dell'edificio è stata rivestita con una lamiera microforata in alluminio e le degenze rivestite con un sistema di facciata a cellule prefabbricate continue composte di pannelli verticali che si alternano alle finestre che fanno filtrare la luce all'interno..."
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Guido Davoglio, Direttore Tecnico, Tekser
"Il Policlinico di Milano è un progetto innovativo con al centro il paziente e non il procedimento sanitario. Un grande approccio di sostenibilità ambientale che lo distingue da molti progetti di pochi anni fa. In particolare: soluzioni sull'involucro edilizio, schermi solari esterni, isolamento dell'involucro, tetto verde, utilizzo di fonti rinnovabili e soluzioni tecniche innovative per l'impiantistica di servizio sanitario per una maggiore efficienza, la riduzione dei consumi e costi di gestione al di sotto degli standard della media italiana…"
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Cinzia Tonon, responsabile comunicazione, Gnodi Group
"I nostri sistemi Mobile Medical System e Kitchen Trailer sono due importanti sistemi all'interno del discorso di architetture per la sanità: spazi in grado di garantire servizi e allestimenti per ogni situazione. Cliniche mobili, laboratori, centri dialisi in container o motor home oppure cucine mobili.
In pochissimo tempo possiamo fornire strutture adatte ad un uso professionale con tutti i comfort per i pazienti e per gli operatori. Abbiamo realizzato recentemente un centro dialisi presso l'ospedale di Morbegno - tuttora in fase di ristrutturazione e adeguamento - che ha garantito il proseguimento senza interruzioni, di tutti i servizi forniti ai pazienti…"