approfondimento – Progetti&Concorsi, testata del Gruppo 24 ORE, con l'appoggio di 26 ordini di architetti presenta una nuova proposta di legge per promuovere la qualità architettonica.

Gli Ordini degli Architetti P.P.C. delle Province di Ancona, Arezzo, Cagliari, Caserta, Catania, Cuneo, Fermo, Ferrara, Firenze, Latina, Lucca, Matera, Modena, Oristano, Parma, Piacenza, Pisa, Potenza, Prato, Ravenna, Reggio Emilia, Roma, Savona, Siena, Terni e Torino (26 ordini con oltre 45.000 iscritti) annunciano l'appoggio a Progetti & Concorsi, che promuove una nuova proposta di legge di iniziativa popolare per la qualità dell'architettura.

Il progressivo indebolimento della fase di progettazione nei processi di trasformazione del territorio cui si assiste da anni nel nostro Paese è una delle principali cause delle grandi difficoltà che si incontrano nel realizzare architettura di qualità.
Tutti i provvedimenti legislativi sulla progettazione delle opere pubbliche che si sono susseguiti dalla Legge Merloni ad oggi hanno visto infatti una sempre maggiore emarginazione della figura del progettista come soggetto terzo nel sistema di produzione edilizio, volutamente schiacciato tra gli interessi della committenza e gli interessi dell'impresa.
Lo dimostra il fatto che dal 2009 al 2010 il ricorso all'appalto integrato come forma di realizzazione dei lavori pubblici abbia visto un incremento del 56,4% mentre i concorsi di progettazione siano ulteriormente diminuiti del 17,6%, come rilevato da una recente ricerca elaborata dal Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri. Numerosissimi progettisti liberi professionisti sono stati di fatto esclusi in questi anni dalla progettazione delle opere pubbliche a causa dell'adozione di regole incapaci di valorizzare il progetto come prestazione intellettuale poiché guardano solo ai fatturati, al numero di dipendenti o a ribassi di parcella che assumono valori tali che se fossero considerati come le offerte di un'impresa appaltatrice, sarebbero anomali ed esclusi dalle gare.
Benché qualche luce nuova emerga da recenti risoluzioni dell'autorità di vigilanza e dal nuovo regolamento per i LLPP, la situazione permane grave e preoccupante.
I 26 Ordini degli Architetti ritengono quindi che solo intervenendo sul sistema delle regole sia possibile risolvere l'anomalia italiana rispetto agli altri Paesi europei che vedono nel concorso la procedura prioritaria per la scelta dei migliori progetti di opere pubbliche. Un progetto di legge che si proponga non di enunciare astratti principi di promozione della qualità ma scelga di incidere direttamente nel vivo delle regole stabilite dal codice degli appalti rappresenta una straordinaria opportunità per riportare al centro dell'attenzione del mondo politico le ragioni dell'architettura.


 


 

proposta

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Proposta di legge