post evento – In occasione del Fuorisalone lo storico showroom di piazza Castello si è trasformato in un luogo d’incontro e di scambio con un allestimento pensato per raccontare, attraverso il colore, i mood del vivere e del lavorare dei prossimi anni.

Castelli si riaffaccia nel panorama del design in una veste rinnovata raccontando attraverso un allestimento emotivo un concept libero e informale dello spazio lavorativo. Con la recente rinascita, infatti, Castelli vuole recuperare quei valori che caratterizzano la storia del marchio, costruita attraverso un importante scambio con i designer e un'attenzione scrupolosa alla qualità dei propri prodotti, puntando sulla progettazione di ambienti che consentano di vivere lo spazio lavorativo in modo nuovo.

Sotto il coordinamento artistico di Nicholas Bewick, i suggestivi spazi di piazza Castello si sono trasformati interpretando, in maniera nuova, le icone del design Castelli e i suoi nuovi prodotti attraverso una serie di installazioni progettate da Studiopepe.

Partendo dagli studi sui trend colore sviluppati da AkzoNobel, Castelli ha scelto una palette inedita per il mondo dell'ufficio, immerso in un'atmosfera in cui gli oggetti sembrano trasfigurati dalla monocromia e dall'associazione di cromatismi morbidi e sofisticati. L'ufficio, luogo deputato dell'elaborazione e dell'applicazione, è diventato uno spazio in cui l'iconografia più consolidata ha assunto un carattere surreale e visionarie installazioni effimere, realizzate con nastri adesivi colorati, hanno coinvolto nella loro trama mobili e oggetti portandoli a un livello imprevedibile di astrazione, in un gioco di rimandi tra ready-made e percezioni inattese. Durante le serate del 18 e 19 aprile alcuni esperti di neuroscienze, materiali, ricerca tecnologica e tendenze hanno guidato gli ospiti in un interessante percorso all'insegna:

"Design and Colour Stories" il tema della prima serata nella quale si sono indagate tendenze, percezioni ed emozioni nell'uso dei colori attraverso le parole di Per Nimer design manager AkzoNobel Global, Aldo Bottoli direttore dell'Osservatorio del Colore e Nicholas Bewick art coordinator Castelli.

"Design and Material Stories", il filo rosso che ha guidato le conversazioni della seconda serata nelle quali i temi della ricerca sui materiali e le nanotecnologie hanno delineato i nuovi scenari dell'interior design prossimo futuro, grazie al contributo di Micol Costi di Material ConneXion Milano e Piero Schiavuta di Veneto Nanotech, sempre supportati da Nicholas Bewick art coordinator Castelli.

Protagonista delle installazioni è stato il nuovo Open Bay. Interpretato secondo le sfumature cromatiche che fanno da filo conduttore ai diversi mood dell'allestimento, la nuova linea Castelli ha introdotto gli ospiti verso uno spirito diverso del lavorare grazie alla semplicità e alla leggerezza della sua struttura. Open Bay, il primo progetto tangibile del ritorno alle origini fondanti del marchio Castelli, per l'occasione è stato realizzato con le gambe in 20 colori diversi e interpretato in un allestimento che ha proposto l'immagine istituzionale dell'ufficio ma ribaltato dal gioco ironico ispirato all'operazione dell'artista tedesco Thomas Demand. Al nuovo sistema operativo sono state affiancate le icone Castelli, come Penelope, l'avveneristica knee-tilt in rete metallica ergonomica disegnata da Charles Pollok nel 1982, reinterpretata in una nuova palette di 8 colori e Plia presentata in una limited edition di 20 pezzi color "rosso Castelli". Alla storica sedia pieghevole, progettata da Giancarlo Piretti nel 1967, è stato dedicato il Plia Bar, dove è stato possibile assaggiare i vini di Bibi Graetz in un'atmosfera informale e creativa usufruendo della wi-fi area della Red Lounge.

Castelli durante il Fuorisalone 2012 è stata presente anche a:
Interni Legacy - Press Room
Area - Mostra Ouverture 2012
1861-2011 La Casa degli Italiani - 30 anni di stile di AD
Lost in translation - Domus Academy
Design League - Triennale