post evento – "Ouverture 2012 - Design On/Off" è stato il titolo della mostra nata dalla collaborazione fra Area e Scrigno, azienda famosa nel mondo per aver concepito una delle invenzioni che hanno rivoluzionato il concetto di apertura/chiusura nel design: il sistema di apertura a scomparsa di porte e finestre.

Il numero di Area (121+) anche quest'anno è uscito come edizione speciale per il Salone del Mobile ed è stato presentato all'interno della mostra allestita dal 17 al 22 aprile nello Spazio Emporio, in via Tortona 31, centro nevralgico degli eventi "Fuori Salone".

Area, grazie ad un lavoro di raccolta di materiali, oggetti, tecniche e modalità progettuali, ha affrontato il tema dell'aprire e del chiudere attraverso un percorso curioso e a volte complesso, scientifico ma anche ludico, tradizionale ma con interventi di realtà virtuale.

La ricerca ha individuato tutti quegli oggetti in grado di esprimere il proprio funzionamento attraverso l'azione dell'aprire e del chiudere; oggetti che esplicitano il loro valore nel disvelamento e nella metamorfosi, tutti caratterizzati dalla possibilità di modificare le proprie dimensioni, la propria forma e quindi la propria possibilità di utilizzo.

I casi studio che sono stati presentati in mostra sono stati oggetti di arredo che hanno segnato la storia del design, come la coiffeuse Dilly Dally di Luigi Massoni, la Radio Cubo di Richard Sapper e Marco Zanuso, la Minikitchen di Joe Colombo ma anche prodotti d'uso comune (k-way, ombrello….) o semplici prototipi disegnati dai più affermati nomi della progettazione o capaci tecnici delle singole aziende produttive, fra i quali la Còm-oda di Mr.Simon, il Canif di Alessi, la Mini Cabrio.

A ricomporre i tasselli del racconto di "Ouverture 2012 - Design On/Off" ci ha pensato Vittorio Marchis, docente di Storia della Tecnologia presso il Politecnico di Torino che ha ripercorso la genesi del movimento analizzato con un approccio scientifico e con un taglio meccanico/anatomico, dal perno alla cerniera, dalla bilancia alla ruota.

Nell'oscurità dell'allestimento progettato da Archea e con la collaborazione tecnica di Scrigno, Knauf, Novacolor, Siteco e Teknofloor, l'indagine cinematografica del videoartista Dimitris Kozaris ha illuminato il "Teatro delle cose che si aprono e si chiudono", esplorando, attraverso episodi e immagini emblematiche della storia del cinema (da Metropolis a The Truman Show), il significato dell'aprire e chiudere una porta, una luce o una cena ma anche un rapporto.

Ospite d'eccezione Gualtiero Marchesi, lo chef italiano noto in tutto il mondo, il quale ha inaugurato la mostra il 17 aprile con una performance culinaria che ha reinterpretato "l'ouverture di un pasto". 

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